Avanti con la nuova stazione di Mestre, accelerazione verso i cantieri
MESTRE. Mattinata di confronti tecnici per il grande progetto della nuova stazione ferroviaria di Mestre. Al Tronchetto, nella smart control room, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha incontrato i tecnici di Rfi (Rete ferroviaria Italiana) e anche l’architetto Elena Sciliberto, presidente di Cediv SpA, società del Gruppo Salini Costruttori, che sta sviluppando il grande progetto di trasformazione dell’area di via Ulloa.
Dal Comune nessun commento, solo la conferma che sono in corso le necessarie valutazioni tecniche per collegare due progetti che hanno un ruolo decisivo per cambiare il volto della stazione di Mestre.
E la conferma, se vi erano dubbi, dell’interesse diretto del primo cittadino per un piano di trasformazione che ambisce ad avere un effetto anche di rigenerazione urbana, positivo anche sul fronte della sicurezza, su entrambi i lati della grande stazione.
A discuterne con tecnici e architetti è stato ieri lo stesso sindaco, che si è laureato proprio con una tesi sulla stazione di Mestre, e ha sempre fermamente sostenuto la necessità di realizzare la stazione ponte, per un collegamento a scavalco tra le due parti della città.Rfi si sta occupando del progetto della stazione ponte, sopraelevata rispetto al fascio di binari. Progetto da raccordare con il grande piano di via Ulloa, già convenzionato tra Cediv e amministrazione comunale, che prevede un affaccio doppio sul lato Marghera.
Uno con l’attuale sottopasso ferroviario, sicuramente da ammodernare, e l’innesto con la nuova piastra sopraelevata. I due progetti devono integrarsi tra loro.
Non ci sono novità, invece, sul terzo “attore”, ovvero la proprietà del palazzo Ex Poste di viale Stazione che, da masterplan, deve trasformarsi in una delle due torri con albergo e spazi direzionali previste, con altezze fino a cento metri. L’altra la deve sviluppare Sistemi Urbani di Fs.
Chi sperava di vedere i nuovi disegni della stazione ponte, di cui si sta occupando Rfi e Ferrovie, dovrà attendere ancora qualche mese. Ma appare chiara la volontà generale di accelerazione verso i cantieri.
Il progetto lato Marghera, firmato da Grimshaw Londra, H&A Venezia e Tecnic Roma, punta, spiegano i progettisti, a «creare un nuovo polo che risponda alle esigenze di una città dinamica, sostenibile dove il verde e le molte connessioni sono i temi chiave di una progettazione attenta alla mobilità e all'uso collettivo».
Il piano prevede oltre 3 ettari di verde e la edificazione di complesso polifunzionale ove sono previsti due torri con hotel, un parcheggio multipiano con zona commerciale, residenze e servizi collettivi.
Il parcheggio multipiano diventa la risposta ai collegamenti con la stazione di Mestre per il traffico veicolare. Si intende fermarlo infatti nel parcheggio multipiano con accesso alla stazione dal lato Marghera, togliendo traffico dalla stretta viabilità sul lato di Mestre, oramai congestionata da tempo. A febbraio 2021, dopo il via libera del Consiglio comunale, è arrivata la firma ufficiale dal notaio della convenzione tra Salini e Comune di Venezia.
Nei mesi seguenti è nato un comitato di residenti di via Ulloa che contestano il piano; con un sondaggio hanno evidenziato che moltissimi residenti non conoscono praticamente nulla di un progetto di cui si parla, sulle cronache dei giornali, e nelle sedi istituzionali da anni.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia