Avances a una collega Rinviato a giudizio

Mirano. Un quarantaduenne baciò ripetutamente la donna alla Fincantieri L’ultimo episodio a bordo di una nave Costa, per il pm è violenza sessuale
Fincantieri
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MIRANO. Avances pesanti durante l’allestimento di una nave da crociera. È finito nei guai Antonello Maso e ha 42 anni e abita a Mirano. È accusato di aver tentato degli approcci inequivocabili verso una sua collega. Per il codice si tratta di violenza sessuale.

L’ultimo episodio porta la data del 3 maggio del 2011. È avvenuto a bordo di una nave Costa ormeggiata in porto. Maso è arrivato alle spalle della donna vittima di questa vicenda che era intenta a parlare con una sua dipendente. L’ha abbracciata e l’ha baciata ripetutamente sul collo e sul viso. La donna ha reagito e lo ha spintonato divincolandosi. Poi si è allontanata piangendo.

Ma le attenzioni di Maso nei contronti della donna si sono evidenziate, secondo il pm Massimo De Bortoli, già dal mese di novembre 2010. In particolare aveva cominciato a perseguitarla ogni volta che la donna andava, per ragioni di lavoro, in un magazzino di arredamenti situato all’interno del complesso dell’area Fincantieri di Marghera di cui Maso era il responsabile. Cercava, così emerge dai capi di imputazione, un contatto fisico avvicinadola da dietro e poi strusciandosi. La donna aveva rifiutato gli approcci e lo aveva anche diffidato a continuare.

Ma non c’è stato nulla da fare. Tra i mesi di marzo e aprile 2011, sempre nell’area della Fincantieri di Marghera ci sono stati altri episodi, altri tentativi pesanti di approccio. La raggiungeva da dietro e poi la abbracciava baciandola sul collo. Questo nonostante la netta opposizione della donna che più volte aveva ribadito il suo assoluto diniego oltre che il fastidio per tali contatti. E ancora risultano esserci stati altri simili approcci all’interno del magazzino della ditta di arredamenti avvenuti mentre la donna era lì per prelevare i materiali di una ditta di pulizie nella quale prestava servizio.

Le indagini sono scattate nel mese di febbraio dello scorso anno dopo la denuncia della donna presentata alla stazione dei carabinieri di Portonuovo. Poi nei giorni seguenti la vittima di questa vicenda ha presentato altre denunce ai carabinieri di Mirano e San Canzian d’Isonzo. Denunce che sono state progressivamente integrate dagli esiti di svariati accertamenti che i carabinieri, su ordine del pm Massimo De Bortoli, hanno effettuato trovando conferma delle dichiarazioni della donna. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio a carico di Antonello Maso.(c.b.)

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