«Autovelox, strage di multe annunciata»
Tra le oltre 1.300 multe già conteggiate dalla polizia municipale grazie alla messa in funzione degli autovelox di via della Libertà e via Martiri della Libertà c’è chi è stato sorpreso a viaggiare a 120-130 chilometri orari incurante dei divieti e della raffica di cartelli di segnalazione e avviso posizionati dal Comune prima dell’accensione dei dispositivi che stanno provocando una valanga di infrazioni e un vero e proprio boom di sanzioni sul rettilineo che collega la tangenziale al ponte della Libertà verso Venezia.
Proprio in via della Libertà dove i limiti di velocità sono di 70 chilometri orari, spiega il comandante Marco Agostini ci sono stati conducenti immortalati dai flash degli autovelox a quasi il doppio della velocità consentita, con velocità tra i 120 e i 130 chilometri orari. Minori i casi di automobilisti spericolati invece in via Martiri della Libertà, continua Agostini, dove il limite è di 90 chilometri orari e le auto oggi frenano di colpo davanti ai cartelli. La tolleranza degli autovelox tarati fino a 100 chilometri orari è di 5 chilometri oltre il limite fissato mentre sulla viabilità con limiti superiori a 100 chilometri orari, come le autostrade è tollerato massimo un cinque per cento in più rispetto a limite fissato. Questo dicono le norme in vigore in Italia.
È ovvio che sfrecciare a 130 chilometri orari su una strada con autovelox e limite a 70 chilometri orari è una pratica decisamente da sciocchi. E lamentarsi serve a poco, in questi casi. Si fa prima a rispettare le norme. Ma sugli autovelox attivati dal Comune di Venezia la polemica prosegue, acuita dall’impennata di multe: 1.340 in appena due giorni. Di media 670 nella giornata di sabato e altrettante in quella di domenica. Il doppio della prima giornata che aveva visto 324 infrazioni per lo più in via della Libertà.
Adico. «Si tratta di una strage annunciata di cui faranno le spese anche tanti non veneziani perché via della Libertà oggi è costellata di autovelox. Ai due nuovi vanno aggiunti quelli del ponte della Libertà. Un autovelox ogni chilometro, quasi. Il Comune si nasconde dietro la questione della sicurezza, intanto a bilancio viene messo anche l’aumento degli introiti da infrazioni», rileva Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori Adico, che sta raccogliendo nella sede di via Volturno le prime lamentele. «E parliamo oramai di un problema metropolitano visto che ci sono anche gli autovelox sulla Camionabile per Spinea. Insomma la questione è oramai un problema di area metropolitana, non solo di Mestre dove nel frattempo si continua a non capire se si può passare sotto le telecamere delle Ztl, alcune spente e altre ancora in funzione».
Sul fronte di possibili ricorsi, Garofolini è cauto nel dare consigli agli automobilisti. «Va valutata la situazione, caso per caso, specie in caso di riduzione dei punti sulla patente. Noi siamo ovviamente a disposizione ma consigliamo di evitare il ricorso alla Prefettura che non è mai dalla parte degli automobilisti e respinge tutti i ricorsi raddoppiando le sanzioni. Si può invece tentare la strada di ricorrere al giudice di pace con la spesa di 46 euro di contributo unificato e dell’assistenza legale. Ma anche qui, consigliamo di valutare il ricorso solo se si hanno più di tre infrazioni contestate. Se si tratta di una o due al massimo, il ricorso non vale la spesa e in genere conviene pagare la sanzione. Ma ripeto, dipende dai singoli casi».
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