Autovelox, la rabbia dei sandonatesi

I 15 box entreranno in funzione dal 14 marzo. Gazebo di Scegli Civica per raccogliere firme contro l’installazione
Di Giovanni Cagnassi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTOVELOX IN VIA GOLDULMERA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTOVELOX IN VIA GOLDULMERA

Autovelox in funzione dal 14 marzo, e la città si prepara all’ “occhio del Grande Fratello”. Mentre fioccano proteste e psicosi, in rete compaiono irriverenti fotomontaggi con autovelox sotto il ponte della Vittoria dive scorre il Piave o sopra il Duomo. Il Comune non retrocede e difende i nuovi 15 box che a turno ospiteranno due autovelox lungo strade in cui vige il limite di 50 o addirittura dei 30 orari. La lista Scegli Civica, con Oliviero Leo e Anna Maria Babbo, annuncia i gazebo per la raccolta delle firme sabato prossimo.

«Male non fare, paura non avere», replica il vicesindaco e assessore alla sicurezza Luigi Trevisiol sul posizionamento dei nuovi box per autovelox, «si tratta di contenitori dove può essere posizionato un autovelox, soluzione già adottata da tempo in numerosi comuni, con buoni risultati. L’autovelox si turnerà nei vari box, con la presenza segnalata di una pattuglia della polizia locale. «Il primo sarà operativo non prima di martedì 14 marzo, proprio per informare i cittadini della loro presenza», spiega, «lo scopo infatti non è fare cassa, tanto che le colonnine dei velox sono visibilissime, quanto far rallentare le auto in zone sensibili. Sono stati posizionati in aree segnalate dai cittadini per la loro pericolosità, per l’inquinamento o per il rumore. O, purtroppo, segnalate anche dall’ospedale. Insomma, San Donà diverrà più sicura».

Bocciati, invece, nuovi dissuasori. «I dissuasori sono di impedimento per i mezzi di soccorso, a partire dalle ambulanze», precisa Trevisiol, «i cittadini inoltre ne segnalano la rumorosità e il fatto che rovinano le auto. Quanto ai social, è la solita polemica, paragonabile a quelle sorte all’introduzione dell’obbligo delle cinture di sicurezza o del divieto di fumo nei bar. Sembrava dovessero succedere disastri, e poi tutti hanno compreso l’opportunità di quelle norme. Sottolineo poi come i nuovi box siano visibili, ne è stata comunicata l’ubicazione anche sul sito e sulla pagina Facebook del Comune, quindi è anche difficile prendere la multa. Chi rispetterà i limiti non avrà nessun problema. Perciò stupisce che personalità politiche, da ex amministratori a persone arrabbiate perché si aspettavano incarichi, fino al vicegovernatore Gianluca Forcolin si mettano dalla parte di chi non rispetta una norma del codice della strada. Vorrei che scambiassero due parole con i parenti di vittime della strada, prima di utilizzare argomenti così delicati per la loro campagna elettorale anticipata».

Oliviero Leo e Anna Maria Babbo confermano la raccolta di firme contro gli autovelox: «Oltre 1 milione e 100 mila euro di multe lo scorso anno, duplicate rispetto a quanto ero vice sindaco», attacca Leo, «questo la dice lunga sull’obiettivo di fare cassa. Noi non ci stiamo a inizieremo questa raccolta di firme anche perché non ricordiamo una così alta incidentalità nelle strade in cui sono comparsi da giusticare la loro installazione».

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