Autorità portuale unica Chioggia punta i piedi

Soddisfazione per l’annessione con Venezia in un’unica struttura organizzativa Partiti uniti per ottenere un ruolo importante nella gestione. L’incognita Gpl
Di Elisabetta B. Anzoletti
Depolo mph08b Elisabetta Donaggio..CHIOGGIA: niovo varco doganale del porto di Val da Rio
Depolo mph08b Elisabetta Donaggio..CHIOGGIA: niovo varco doganale del porto di Val da Rio

CHIOGGIA. Chioggia e Venezia insieme in un’unica autorità portuale. Così ha deciso il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ottenendo giovedì l’ok del Consiglio dei ministri. Una notizia che in città suscita reazioni positive trasversali.

Ora occorrerà fare squadra perché Chioggia abbia rappresentanti dentro l’autorità e lavorare per evitare che l’impianto Gpl ostacoli lo sviluppo. Tra le novità del decreto di riorganizzazione dei porti, proposto da Delrio in attuazione della legge Madìa, vi è proprio l’annessione di Chioggia all’autorità portuale di Venezia che ha invece scongiurato l’ipotesi di essere aggregata a Ravenna e Trieste.

«E’ una bella notizia», commenta il sindaco, Giuseppe Casson che già nel luglio scorso aveva espresso a Delrio piena disponibilità all’accorpamento, «Ritenevo e ritengo che sia indispensabile, soprattutto in una materia come quella portuale così importante per la nostra economia, che si abbandonino dinamiche di campanile per lasciare spazio a logiche di area vasta, le uniche che consentono alla nostra portualità e a quella dell'Alto Adriatico di competere con i più importanti scali europei. Entriamo nell’autorità unica con due importanti novità: i fondali che arriveranno a breve a -11 metri e la specificità del terminal, l’unico fluvio marittimo». Casson precisa però che sarà indispensabile che la nuova governance della portualità preveda la presenza di rappresentanti di Chioggia, per una fattiva compartecipazione alle decisioni, senza logiche di subordinazione.

Anche il Pd legge l’accorpamento in chiave positiva. «Siamo sempre stati favorevoli al progetto di Delrio», spiega il segretario dei Democratici, Federico Resler, «è necessario fare sistema e lavorare con logiche comuni creando importanti sinergie nell’Alto Adriatico. Ben venga l’autorità portuale unica, siamo invece fortemente preoccupati per lo spettro del gpl che avrà ricadute pesanti anche sulla portualità». La questione Gpl è prioritaria anche secondo il M5S.

«Terremo gli occhi ben aperti», spiega il consigliere grillino, Gilberto Boscolo, «non vorremo che il deposito Gpl fosse il primo passo per classificare il nostro scalo come industriale a scapito dei flussi commercianti e turistici. Nell’autorità portuale unica, Chioggia dovrà far sentire il suo peso e l’importanza della vocazione fluvio marittima. Non può rischiare di rimanere esclusa da alcuni traffici e dal traino che offre Venezia. Dovremo lavorare in sinergia con Venezia, adottando però delle misure speciali per Chioggia».

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