Autorità della Laguna di Venezia, Azione alla carica per assicurare il finanziamento statale
«Sconcertante» scrivono Cristian Zara, segretario provinciale, Paolo Bonafè, segretario comunale e Paolo Diprima, delegato Legge speciale per Venezia «che il Decreto non preveda in alcun modo una dotazione finanziaria adeguata»
E’ partito in questi giorni alla Camera l’iter per la conversione in legge del decreto che dispone il trasferimento all’Autorità per la Laguna di Venezia dei compiti del commissario straordinario istituito nel 2019 per il completamento dei lavori del Mose.
«Finalmente all’Autorità per la Laguna» scrive Azione «dopo quasi 5 anni dalla sua istituzione vengono assegnate le funzioni per le quali è stata creata tra le quali, ma non solo, la manutenzione delle paratie mobili del Mose e la gestione della loro movimentazione nei casi di alta marea, nel delicato equilibrio tra le esigenze della città storica e quelle dell’attività portuale».
«E’ però sconcertante» scrivono Cristian Zara, segretario provinciale, Paolo Bonafè, segretario comunale e Paolo Diprima, delegato Legge speciale per Venezia «che il Decreto non preveda in alcun modo una dotazione finanziaria per l’Autorità adeguata a sostenere le spese per lo svolgimento delle sue funzioni, limitandosi ad assegnarle le risorse finanziarie “eventualmente disponibili” presso il Commissario straordinario, “senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanzia pubblica».
E ancora: «Rilevato questo vuoto normativo, i deputati di Azione, in particolare l’onorevole Giulia Pastorella componente della VIII commissione ( Ambiente e Lavori Pubblici) in stretto coordinamento con le segreterie locali, stanno presentando un emendamento al Decreto che definisca chiaramente il percorso per garantire gli stanziamenti a carico del bilancio dello Stato necessari allo svolgimento delle funzioni dell’Autorità, sulla base dei programmi di attività che essa dovrà quanto prima predisporre».
Proseguono: «Se sarà approvato, l’emendamento dispone l’impegno dello Stato a rifinanziare già dal 2026 gli interventi per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, dai cui fondi attingere prioritariamente per garantire all’Autorità le risorse necessarie».
Infine: «Se nel 2020 il legislatore ha attribuito ad un Ente statale quale l’Autorità la salvaguardia della Laguna di Venezia, consapevole della primaria rilevanza nazionale ed internazionale della tutela del suo immenso patrimonio artistico ed ambientale, non può essere che il Bilancio dello Stato, integrato auspicabilmente da fondi di provenienza estera, a coprirne le spese necessarie».
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