Autocisterna in fiamme all’azienda agricola Gaion

San Donà. Le fiamme hanno distrutto anche il distributore di carburante Danni per centomila euro. L’incendio potrebbe avere origini dolose
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - INCENDIO CAMION E DISTRIBUTORE ALLA DITTA GAION IN VIA KENNEDY
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - INCENDIO CAMION E DISTRIBUTORE ALLA DITTA GAION IN VIA KENNEDY

SAN DONÀ. Incendio all’azienda “Gaion” di via Kennedy, in fiamme ieri alle prime luci dell’alba l’autocisterna del gasolio agricolo e il distributore di carburante attiguo. Si tratta del mezzo per il trasporto del gasolio alle aziende agricole servite dalla ditta, leader nella produzione e commercializzazione di prodotti legati all’agricoltura. Intorno alle 5 di ieri, un boato ha svegliato di soprassalto i residenti, ormai quando stava quasi albeggiando. Il fragore dell’esplosione si è avvertito a diversi chilometri di distanza e per questo motivo i residenti nelle zone più vicine hanno subito dato l’allarme.

Le fiamme sono divampate dopo la deflagrazione e hanno incendiato il mezzo utilizzato per il trasporto del carburante agricolo. Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco di San Donà con il supporto dei colleghi di Mestre, quindi i carabinieri di San Donà. Hanno utilizzato potenti getti d’acqua e schiume speciali per sedare le fiamme e fermare subito il fronte di fuoco prima che fosse troppo tardi. La cisterna era vuota, ma il gasolio era contenuto nell’attiguo distributore e poteva incendiare tutto. I titolari sono stati avvertiti contestualmente e sono arrivati a loro volta in via Kennedy ad assistere alle operazioni. I pompieri hanno spento le fiamme dopo alcune ore, mettendo in sicurezza l’area posta poi sotto sequestro l’area del parcheggio per le perizie in corso.

Ora i carabinieri attendono la relazione tecnica dei vigili del fuoco. Non ci sono videocamere di sorveglianza sul piazzale e quindi non è stato possibile visionare eventuali filmati che avrebbero potuto catturare immagini utili alle indagini. I titolari sospettano che possa essere stato un incendio doloso e al momento questa è l’ipotesi più accreditata, anche se i carabinieri non si sbilanciano e hanno mantenuto il massimo riserbo nel corso degli accertamenti che proseguiranno nei prossimi giorni.

I titolari hanno specificato che precedentemente, in tanti anni di attività, non si è mai verificato un episodio simile e che non hanno mai ricevuto minacce o avvertimenti che potessero metterli in allarme. Difficile pensare che l’incendio sia divampato per autocombustione di un mezzo che era stato oltretutto da poco revisionato. I danni subiti sono ingenti, nell’ordine di oltre centomila euro anche per la mancata attività di distribuzione ora compromessa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia