Autobus in via Bafile anti-terrorismo

Il prefetto Boffi: «Ogni iniziativa sarà presa d’intesa con l’amministrazione locale». Presto verrà convocato un incontro
piazzetta casa bianca - - Via Bafile piena di gente venerdi' dopo mezzanotte nel cuore della prima notte bianca a Jesolo C'erano anche molte famiglie con bambini e carozzine al seguito (fotoservizio Gavagnin)
piazzetta casa bianca - - Via Bafile piena di gente venerdi' dopo mezzanotte nel cuore della prima notte bianca a Jesolo C'erano anche molte famiglie con bambini e carozzine al seguito (fotoservizio Gavagnin)
JESOLO. Autobus agli ingressi principali della pedonale via Bafile per prevenire eventuali attacchi terroristici con i camion, come avvenuto a Nizza nella
promenade des anglais
il 14 luglio del 2016. È l’ipotesi cui sta lavorando il prefetto di Venezia, Carlo Boffi, all’insegna del motto: «Prepararsi al peggio, sperare al meglio». La lunga passeggiata che attraversa Jesolo, circa 12 chilometri, affollata nelle sere d’estate da migliaia di turisti, stranieri e pendolari, ha le caratteristiche per rientrare tra i possibili obiettivi di chi, solo mettendosi alla guida di un camion, potrebbe provocare una strage. Ecco perché la prefettura sta ragionando su come intervenire.


Con una premessa importante. «Sia chiaro», spiega il prefetto, «che ogni decisione verrà presa d’intesa o in ogni caso solo dopo un confronto con l’amministrazione locale». Un incontro sarà convocato a breve, dopo le elezioni, per cercare di capire quale sia la soluzione migliore da adottare. «Via Bafile non è una strada facile su quale intervenire, perché è piena di intersezioni», aggiunga il prefetto, «per questo dovremo metterci a tavolino e studiare quale possa essere la soluzione da adottare». Soluzione che potrebbe vedere spuntare autobus parcheggiati di traverso per sbarrare la strada agli ingressi principali della strada pedonale.


«Ma è chiaro», aggiunge Boffi, «che bisognerà valutare quanti mezzi ci sono a disposizione, quanti sono gli uomini, quante sono le strade sensibili». La soluzione degli autobus di traverso non è nuova in città. La stessa soluzione infatti fu usata a difesa della sfilata del Carnevale di Marghera. In occasione della mostra del Cinema al Lido di Venezia invece furono realizzati dei varchi con una doppia barriera, obbligando i mezzi di passaggio a una gincana molto stretta. «A Jesolo si potrebbe pensare anche una serie di fioriere, di quelle mobili, ma si tratta probabilmente di un meccanismo più complesso», aggiunge il prefetto, «perché poi bisogna trovare il modo di poterle aprire e chiudere, e il personale che lo possa fare». La soluzione degli autobus – o in alternativa dei camion usati per la raccolta dei rifiuti – resta quindi per il momento quella più percorribile per difendere i pedoni lungo i 12 chilometri di passeggiata di via Bafile.


Perché, anche se non esiste alcun allarme specifico – è il ragionamento che guida la prefettura – è meglio farsi trovare preparati e lavorare sulla prevenzione. «Ne discuteremo con i rappresentanti della città, valuteremo insieme carte alla mano», assicura il prefetto Carlo Boffi. Non appena sarà conclusa la maratona elettorale, e Jesolo avrà un nuovo sindaco.


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