Autobus Atvo sempre pieni gli studenti restano a terra
JESOLO. Autobus pieni zeppi sulla linea Jesolo-San Donà, il disagio per i ragazzi continua e le famiglie del lido e del Paese lo segnalano con preoccupazione. In questi giorni è stata presentata anche un’interrogazione a firma di Daniele Bison e Ilenia Buscato che riaccende i riflettori sul problema che si ripresenta ormai da troppo tempo. I due consiglieri di opposizione tornano sulla questione sollevata il mese scorso all’inizio del calendario scolastico. La situazione non è migliorata secondo quanto denunciano le famiglie degli studenti rimasti e piedi in svariate occasioni.
«Le famiglie», spiegano Bison e la Buscato, «hanno evidenziato la carenza dei mezzi pubblici con particolare riferimento alla linea Atvo da Jesolo a San Donà. I problemi sono soprattutto nel viaggio di ritorno, quando tanti studenti restano a terra perché non trovano posto nei mezzi. Il problema è il sovraffollamento che li costringe a restare alla fermata aspettando anche un’ora prima che passi un altro mezzo di trasporto pubblico».
Ci sono già state delle sollecitazioni alla direzione dell’azienda trasporto del Veneto Orientale. La richiesta è che i mezzi di trasporto siano proporzionali al numero degli studenti garantendo il servizio e in sicurezza. E si chiede l’intervento del Comune di Jesolo quale socio Atvo. L’azienda è sempre stata sensibile alle richieste degli utenti, ha sempre bilancio in ordine e dimostrato serietà e competenza dai livelli dirigenziali fino agli autisti e dipendenti vari. La denuncia è stata dunque sicuramente presa in considerazione, anche se non ci sono state prese di posizione in merito, almeno finora.
«Nonostante le varie segnalazioni e sollecitazioni», aggiungono Bison e la Buscato, «la situazione non è affatto cambiata. La sola novità è la conta dei passeggeri per evitare che il numero delle persone trasportate sia superiore alla capienza prevista. Consideriamo anche che il Comune di Jesolo è uno dei maggiori soci dell’azienda, e maggiormente rappresentativi. Chiediamo dunque al Comune di farsi sentire ed evidenziare il problema alla direzione dell’Atvo, perché sia trovata subito una soluzione evitando disagi agli studenti e alle loro famiglie. Dobbiamo garantire ai ragazzi di non dover aspettare altri mezzi per il rientro a casa dopo la scuola, perché non è giusto, visto che pagano abbonamenti e biglietti e devono avere un servizio serio e sicuro senza disagi o ritardi».
Giovanni Cagnassi
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