L’auto elettrica non sfonda nel Veneziano: colonnine introvabili e costi ancora troppo alti

Per l’Adico convengono ancora le macchine a benzina e quelle a gpl. Garofolini: «Confermata la tendenza a comprare usato per risparmiare»

Marta Artico
Lo smog su Mestre ma le auto elettriche non decollano
Lo smog su Mestre ma le auto elettriche non decollano

Cresce, anche nel comune di Venezia, il numero di auto a bassa emissione, ma le automobili elettriche non “sfondano” e sono ancora troppo poche e care.

La strada da fare verso un parco automobili più “ecologico”, secondo i numeri e le cifre snocciolati da Adico, associazione difesa dei consumatori di Mestre, è ancora lunga e tortuosa ma i passi avanti ci sono, anche se procedono lentamente.

Motivo? Le auto ibride e le elettriche costano ancora troppo care e la tendenza è quella, per molti, di non acquistare macchine nuove.

I dati

In comune di Venezia, nel 2023, il 18 per cento della popolazione con un auto, possiede una Euro 3, il 21,7 per cento una Euro 4, il 17,2 una euro 5, il 42,4 per cento possiede una Euro 6. Oltre il 45 per cento degli auto-muniti corre con un’auto a benzina, il 35 con una macchina a gasolio e solo il 19,4 per cento con una macchina a bassa emissione. Le auto ibride sono 76 ogni mille, le elettriche 7. Anche se, nel complesso, tra il 2018 e il 2023, c’è stato un aumento del più 26 per cento e rotti e dunque la situazione è migliorata.

L’Adico

«La media di vetture per abitante, molto alta in tutta Italia, dimostra come siano ancora inefficaci se non inadeguati i mezzi della mobilità alternativa» spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico. «I veneziani usano l’automobile per quasi tutti gli spostamenti, anche se la macchina è uno dei beni più tassati assieme alla casa. Preoccupa l’ampia diffusione di vetture vetuste, con almeno otto anni di vita mentre è sempre più chiaro come l’auto elettrica sia ancora inaccessibile per la gran parte delle famiglie venete, senza contare che questi mezzi vengono superati velocemente da nuove tecnologie e oltretutto le colonnine per la ricarica sono pressoché introvabili».

Prosegue: «La parte del leone la fanno le auto a benzina e a gpl essendo di gran lunga più economiche delle ibride e delle elettriche. La tendenza è quella di non comprare macchine nuove visto le difficoltà del momento che costringono molti automobilisti a rinunciare addirittura alle normali manutenzioni». Infine: «Ricordiamo che per una elettrica di medio segmento il costo può essere superiore ai 35 mila euro, comprandola a benzina pago la metà. Ma risparmio anche prendendone una a gas o a b-fuel. Insomma, i prezzi proibitivi della auto, soprattutto elettriche, e l’incertezza di ciò che ci riserva il futuro della mobilità stradale, rallentano la transizione verso un parco macchine più nuovo e meno inquinante». —

 

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