Auto crivellata, mestrino scomparso

Mistero sulla sorte di Gabriele Balestra, 49 anni: non risponde al telefono e non è a casa. La sua Fiat trovata nel Bellunese
Auto bersagliata con tre colpi di pistola ritrovata nella zona di Candaten di Sedico, nell’area del Parco Dolomiti Bellunesi dalla quale partono alcuni sentieri e quello per il rifugio Bianchet. È giallo attorno alla Fiat Idea grigia intestata a un mestrino di 49 anni, Gabriele Balestra: di lui non c’è traccia, non risponde al telefonino e neanche in casa a Mestre i carabinieri sono riusciti a trovarlo. Abita da solo in città e i suoi vicini hanno spiegato che sta via anche per giorni interi.


Il ritrovamento dell’utilitaria è avvenuto ieri mattina intorno alle 10.30 da parte di alcuni carabinieri forestali che hanno sede proprio a Candaten. La vettura aveva il lunotto posteriore infranto chiaramente da un colpo di pistola e due fori nitidi sulla carrozzeria, sparati contro il portellone del baule. Nell’abitacolo, come nell’ambiente circostante, non sono state trovate tracce di sangue o segni che facciano pensare a colluttazioni, violenza. Come se la Idea fosse stata parcheggiata tranquillamente nello spiazzo che dà accesso alle vie del Parco, regolarmente chiusa, e poi “qualcuno” l’abbia presa a pistolettate. Perché, i carabinieri una certezza in questo mistero ce l’hanno. L’arma usata non è un fucile, men che meno un fucile da caccia: i fori rilevati sono sì da arma da fuoco, ma di pistola.


Tre i colpi sparati, ma si attende l’esito di ulteriori accertamenti: i bossoli non sono stati rinvenuti e anche i proiettili si stanno ancora cercando perché di solito la parte in piombo si sgretola e il resto si conficca dove meno si pensa.


L’auto è stata sequestrata con tutto quel che c’era dentro. Materiale, abbigliamento per andare in montagna, un paio di scarponi e altri capi: questo i militari hanno trovato all’interno, come di una persona che parte in jeans per un’escursione contando di cambiarsi prima di iniziarla.


L’auto si trovava nel piazzale di sosta al chilometro 15+700 della Regionale Agordina, in Comune di Sedico. Le indagini sono affidate al nucleo radiomobile della Compagnia carabinieri di Feltre, diretto dal luogotenente Alberto Cominelli, e al reparto investigativo della Compagnia carabinieri di Belluno diretto dal maggiore Marco Stabile. Ieri i militari hanno condotto un lungo sopralluogo, anche con il capitano della Compagnia feltrina Angelo La Chimia. Gli investigatori hanno potuto stabilire che l’auto, trovata alle 10.30 con il vetro infranto, era stata parcheggiata nello spiazzo non prima delle 9: qualcuno ha spiegato di non averla notata prima. Chi la conduceva è arrivato a quell’ora.


Poi è sparito. Il rifugio Bianchet, in quota, è chiuso e probabilmente se i tentativi notturni di rintraccio da parte dei carabinieri non andassero a buon fine, oggi sarà chiamato all’opera il Soccorso alpino per le ricerche via terra.


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