Auto crivellata, il proprietario sta bene

Gabriele Balestra ha sporto denuncia alla polizia per il furto della Fiat Idea sequestrata dai carabinieri. «Nessuna minaccia»
È sano e sta bene Gabriele Balestra, il proprietario dell’auto che i carabinieri di Sedico hanno trovato sforacchiata da tre colpi di pistola in un parcheggio alla partenza dei sentieri che portano sul Gruppo Montuoso della Schiara. Gabriele Balestra si è presentato ieri mattina alle 10 in commissariato a Mestre, dove ha sporto denuncia per il furto della sua Fiat Idea, l’auto che i carabinieri di Feltre, il giorno prima, avevano trovato colpi da tre proiettili di pistola a Sedico.


Ma il giallo s’infittisce in quanto i carabinieri hanno scoperto che altri tre colpi di pistola erano stati sparati contro un’abitazione a pochi chilometri da dove era stata trovata l’auto.


Balestra si presenta dalla polizia, mentre i carabinieri avevano appena incominciato a cercarlo nella zona delle montagne dove era stata trovata l’auto. Lo cercano anche con gli elicotteri. Il giorno prima, pur avendo il numero di telefono della sua abitazione di via Friuli 5/A a Mestre e quello del cellulare, non erano riusciti a mettersi in contatto con lui. Nella denuncia Balestra racconta cosa ha fatto negli ultimi due giorni. L’uomo che fino a cinque anni fa faceva l’elettricista e ora non ha un lavoro fisso, era partito mercoledì mattina alla volta del Rifugio Bianchet che si trova nel gruppo montuoso della Schiara, in comune di Sedico. Racconta nella denuncia di essere arrivato al parcheggio da cui partono i sentieri diretti al Bianchet, e quindi all’Alta Via numero 1, alle 10. Una volta parcheggiata la vettura si è preparato, ha calzato gli scarponi ed è partito per salire al rifugio. Quando ha raggiunto il Bianchet si è sistemato per trascorrere la notte nel bivacco che rimane sempre aperto quando il rifugio è chiuso come in questo periodo, durante la settimana. Giovedì mattina ha ripreso la via del ritorno. Ma quando è arrivato al parcheggio, dove il giorno prima aveva lasciato la vettura, non l’ha più trovata. Inevitabile che pensi a un furto, anche se in realtà l’avevano portata via i carabinieri forestali che l’avevano trovata sforacchiata con tre proiettili di pistola. A quel punto ha chiamato il padre perché lo venisse a prendere. Spiega poi di aver chiamato i carabinieri di Agordo, ma di non essere riuscito a mettersi in contatto. Dopo qualche ora erano arrivati da Mestre il padre e un conoscente per riportarlo a casa. Scendendo, all’altezza di Montebelluna, ha chiamato il 112 e dalla centrale che ha agganciato la sua chiamata, l’operatore gli ha spiegato che a quel punto poteva denunciare il furto dell’auto nella sua città.


Ieri si è presentato al commissariato di via Ca’ Rossa e ha denunciato il presunto furto. O meglio la scomparsa dell’auto in quanto era stata recuperata dai carabinieri nel parcheggio dove lui l’aveva lasciata. Riferendosi ai colpi di pistola contro l’auto ha spiegato di non essere mai stato minacciato e di non avere problemi sentimentali che possano aver creato risentimenti.


Nel bellunese l’auto dell’escursionista crivellata di colpi di arma da fuoco non è stato l’unico episodio. Ci sono anche i resti di due pallottole trovati nel cortile di una casa ad Orzes. Si consuma così nell’arco di una dozzina di chilometri il giallo delle sparatorie lungo la regionale Agordina. Ieri, infatti, un residente a Orzes ha segnalato di aver trovato, all’esterno della sua abitazione, i resti di due ogive, la parte anteriore dei proiettili. Uno avrebbe colpito il muro della casa, l’altro la tapparella. Anche questi proiettili sarebbero calibro 9, come quelli che hanno sfondato il lunotto della Fiat Idea di Balestra. Al momento non si sa se ci sia un collegamento fra i due episodi: i carabinieri stanno effettuando tutti i riscontri e gli accertamenti del caso, che richiederanno anche l’utilizzo di personale esperto. Ci vorrà qualche giorno per sapere se chi ha sparato contro la Fiat Idea è la stessa persona che ha rivolto l’arma contro la casa a Orzes. Nessuno, in zona, avrebbe sentito nulla. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti.


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