Aumento delle indennità Un coro di critiche a Tommasi
CAVARZERE. Polemiche feroci sull'aumento delle indennità di sindaco e assessori e gettoni dei consiglieri. Un attacco partito come “fuoco amico”, dalle dichiarazioni di Marzia Tasso, da tempo, critica verso la giunta. Sono seguite prese di posizione analoghe di Lega Nord, Giovani Democratici e Parisotto. Tutti a bollare di «inopportunità» l'aumento in questione, ma nessuno a contestarlo sul piano della legittimità. Il sindaco Tommasi precisa che «né io, né la giunta abbiamo deciso alcun aumento: le indennità erano state ridotte, per legge, per lo sforamento del patto di stabilità e sono ritornate, per legge, al livello precedente, ovvero quello che percepiva la giunta Parisotto nel 2010». Ma è la consigliera Chiara Tasso (Movimento Cavarzere Domani) a ricordare l'anomalia, durata anni, di un sindaco che sommava senza che nessuno degli attuali censori avesse qualcosa da dire, le indennità di primo cittadino, presidente dell'Ater, presidente della Residenza Veneziana, rimborsi spese dal Gal, gettoni della cittadella socio sanitaria. Inoltre, «lo sforamento del patto», dice Chiara Tasso, «è costato 600 mila euro ai cavarzerani: chi l'ha causato farebbe miglior figura a rinunciare ai propri gettoni». (d. deg.)
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