Aumenti, il Codacons ricorre al Tar
Ricorso al Tar contro l’aumento dei parcheggi, esposto alla Procura della Repubblica e un incontro al più presto con il commissario Vittorio Zappalorto. Il Codacons annuncia battaglia su più fronti contro l’aumento dei parcheggi in centro città, portati addirittura a 2 euro l'ora nonostante le strade siano dei colabrodo e i cittadini non smettano di ripeterlo.
Linea drastica, dunque: il Codacons Veneto ha chiesto un incontro al commissario Zappalorto per verificare in via preventiva la legittimità delle delibera con la quale si decide un aumento definito «spesso multiplo delle attuali tariffe di parcheggio». «Le modalità di utilizzo degli spazi di parcheggio non sono lasciati alla totale discrezionalità dell’amministrazione comunale», si legge in una nota. «Molte amministrazioni avevano sistemato in periferia i parcheggi gratuiti vanificando nella sostanza la ratio della norma che garantisce che almeno il 10% dei parcheggi deve essere gratuito. Come Codacons abbiamo già vinto il ricorso sia per il rispetto della percentuale dei parcheggi gratuiti (strisce bianche) sia perché tali parcheggi siano distribuiti in proporzione in tutte le zone, e quindi anche in quelle centrali». Il presidente Franco Conte chiarisce anche quali possono essere i profili di illegittimità alla base di ricorsi ed esposti: «Il Pat (Piano di assetto territoriale) entrato in vigore lo scorso ottobre prevede la promozione e la tutela dei negozi di vicinato. È di tutta evidenza che questa “pizzo” scoraggia l’accesso nel centro della città e dei diversi centri periferici, dando un ulteriore contributo alla desertificazione del centro con effetti gravissimi sull’identità di Mestre: quando chiude un negozio è un pezzo di storia che si getta via e non si recupera più. Ma è anche un riduzione di spazi di socializzazione specie per chi, come la popolazione anziana, non ha alternative: si spengono le luci della città, si aumenta l’isolamento e si deprime la qualità della vita. Altro profilo di legittimità è la connessione tra entrate da parcheggio e la loro destinazione. Come per le multe esiste un vincolo di legge: i proventi devono essere finalizzati alla mobilità, alla costruzione per esempio del parcheggio all’ex Umberto I, alla manutenzione delle strade, a riempire le buche non a coprire “i buchi” del bilancio».
Il Codacons annuncia il ricorso al Tar nonché un esposto alla Procura della Repubblica «per verificare se la raccolta di risorse con vincolo di destinazione utilizzate non in maniera coerente configuri una o più fattispecie di reato, con particolare riferimento alle condotte penalmente sanzionate». L’associazione che si occupa dei diritti di cittadini e consumatori, fa riferimento a precisi articoli del codice penale che vengono citati uno ad uno «sull’appropriazione di somme, sul loro utilizzo e sulla loro distrazione anche solo temporanea rispetto alle specifiche destinazioni».
Nel frattempo ieri è iniziata la raccolta di sottoscrizioni contro l’aumento lanciata dal comitato “Mestre off Limits” di Fabrizio Coniglio. Negozianti e cittadini si stanno dando da fare e in molte attività di Mestre si sta firmando contro il provvedimento. Inoltre la petizione chiede le due ore gratuite di sosta. «No all’aumento ingiustificato delle tariffe dei parcheggi», si legge, «sì alla gratuità delle prime due ore di sosta per contribuire a far rivivere la città e le sue attività».
Obiettivo: diecimila sottoscrizioni.
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