Aule sporche, genitori sul piede di guerra sit-in davanti a Ca’ Farsetti
VENEZIA. L’incontro con il prefetto, la mobilitazione dei genitori, l’attesa per lo sciopero previsto per il 6 febbraio dalla Uil, sigla sindacale più forte tra le 600 addette alle pulizie dipendenti della Manutencoop. Giornata cruciale, oggi, per le “scuole sporche”.
Protesta in centro storico. Il dirigente scolastico dell’istituto Morosini Roberto Bareton ha chiesto ieri l’intervento degli ispettori dell’Asl 12: una decisione che non è stata presa a cuor leggero, ma che è arrivata dopo un incidente avvenuto in una delle scuole elementari. Un bambino è stato colpito da una crisi asmatica, presumibilmente a causa della polvere. Oltre alla richiesta all’autorità sanitaria, il preside ha inviato una diffida alla Manutencoop perché garantisca almeno le ore previste dal contratto firmato da entrambe le parti, visto che fino ad ora le dipendenti della ditta non hanno lavorato neppure per le pulizie ordinarie. I genitori, intanto, si mobilitano: oggi quelli della Gallina, dell’istituto di San Girolamo, terranno per protesta i bambini a casa e alle 8.15 si troveranno davanti alla scuola per andare a Ca’ Farsetti. Domani, invece, i genitori della Diaz, istituto Morosini, parteciperanno in massa ai lavori della Commissione consiliare, inizialmente prevista per oggi, davanti alla quale dovrà riferire della situazione pulizie l’assessore Tiziana Agostini.
Vertice a Ca’ Corner. L’incontro convocato oggi dal prefetto Domenico Cuttaia con tutte le parti in causa dovrà servire a fare il punto della situazione, e a capire se l’emergenza sia finita - genitori e dirigenti credono di no - e quali siano le prospettive per il futuro, soprattutto dopo il 28 febbraio, quando saranno terminati gli stanziamenti aggiuntivi erogati agli istituti, se pur in gran parte senza raggiungere le somme che erano garantite allo scorso 31 dicembre. L’obiettivo di Cuttaia - emergeva ieri da fonti della prefettura - è di chiudere la vicenda all’interno del perimetro dell’appalto Consip-Manutencoop, anche perché è tutta in salita l’ipotesi di provvedimenti straordinari che possano obbligare l’azienda o le dipendenti a potenziare le pulizie. Tra le alternative in campo, per la quale ci sarebbe però bisogno di un accordo politico, anche il ricorso a lavoratori cassintegrati o socialmente utili per integrare le pulizie, a patto che ovviamente ci sia qualcuno disposto a metterci i soldi, tra Comune, Provincia e Regione.
La strada legale. Per garantire il diritto allo studio in aule pulite i genitori sono disposti a tutto, come è emerso martedì sera nell’incontro di Spinea del maxi-comitato, e al quale hanno partecipato i rappresentanti di dieci istituti compresivi dei comuni di Venezia, Spinea e Mira. «Stiamo valutando tutte le strade possibili da percorrere» spiegano i genitori «compresa quella della tutela legale»: dal ricorso al Tar o alla richiesta di provvedimenti d’urgenza ex articolo 700 lì dove le condizioni igieniche delle scuole dovessero pregiudicare lo svolgimento delle lezioni. I genitori chiedono «alle forze politiche, al Parlamento e al Governo, il ripristino completo dei fondi tagliati» perché anche nelle scuole «il quadro è molto differenziato, ma comunque ancora grave, sia sul fronte del ripristino di condizioni igieniche normali, sia su quello della vigilanza: la crisi non è affatto rientrata e risolta». «Questi tagli» aggiungono i genitori «sono semplicemente insostenibili perché vanno a ledere il “diritto allo studio in un ambiente salubre e sorvegliato" come previsto da tutte le norme di legge». E mercoledì 29, al Taliercio di Mestre, si terranno gli stati generali della scuola indetti dall’assessore Tiziana Agostini.
Vertice con i sindaci. Si terrà alle 16 l’incontro convocato in prefettura per fare il punto della situazione sulle scuole sporche. All’incontro sono stati invitati i rappresentanti della società vincitrice dell’appalto - la Manutencoop - delle organizzazioni sindacali di categoria, degli uffici scolastici regionale e provinciale, e i rappresentanti delle Asl che, attraverso i tecnici dei dipartimenti di Igiene e salute pubblica - hanno eseguito una trentina di sopralluoghi nelle scuole della città e della provincia. Al tavolo siederanno anche i sindaci dei comuni nei quali hanno sede gli istituti la cui pulizia, e in alcun casi anche la sorveglianza, spetta alle dipendenti della Ma. nutencoop. Ci sarà, infine, la Provincia. Il caso “scuole sporche” riguarda in Veneto 159 istituti su 612, di cui 65 nel Veneziano, dove la situazione è più critica. I maggiori disagi riguardano venti istituti nei comuni di Venezia, Portogruaro, Mira, Marcon, Cavarzere, Scorzè e Spinea.
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