«Auguro a Dekleva di trovare pace, ma perdonarlo è difficile»

Pino Manca, fratello della bancaria uccisa dal marito, parla per la prima volta dopo la sentenza che ha condannato l’assassino a 20 anni
Interpress/Mazzega De Rossi Venezia, 12.04.2013.- Triubunale di Venezia, sentenza Dekleva.- Nella foto il fratello, la sorella r la nipote di Lucia Manca
Interpress/Mazzega De Rossi Venezia, 12.04.2013.- Triubunale di Venezia, sentenza Dekleva.- Nella foto il fratello, la sorella r la nipote di Lucia Manca

di Marta Artico

MESTRE. «Gli auguro di trovare pace e riconoscere i propri errori». Riservato e capace di perdono, Pino Manca in questi quasi due anni di calvario ha sofferto in silenzio caricandosi un peso enorme sulle spalle, la ricerca della verità sulla morte di Lucia, quella piccola donna che mai avrebbe immaginato a cosa andava incontro una calda sera di luglio, un giorno qualsiasi in cui ancora sperava di riconquistare il marito. Il fratello della bancaria ha creduto nella giustizia fin da subito e oggi che il cognato Renzo Dekleva è stato condannato a vent’anni e sei mesi in primo grado per l'omicidio della moglie, ringrazia coloro che hanno contribuito ad ingrossare quel fascicolo sul delitto di sua sorella, cercando la versione più vicina alla verità dei fatti.

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