Attraversa la Jesolana, investito e ucciso

Aldo Toniolo, 73 anni, travolto da un’auto davanti all’idrovora di Caposile: inutili i soccorsi. Lascia la moglie e due figli
Di Marta Artico

MUSILE. È morto sul colpo, quasi sicuramente non ha neanche avuto il tempo di accorgersi di cosa stava accadendo. Aldo Toniolo, 73 anni, residente in via Millepertiche 31 a Musile, ieri è stato investito lungo la statale Triestina, all'altezza dell'idrovora Lanzoni Caposile, al confine con Portegrandi. Un botto secco, che non gli ha lasciato scampo.

A terra, lungo la Jesolana, è rimasto solo il suo sangue, che si aggiunge a quello delle tante vittime che hanno visto i loro sogni spezzarsi sull'asfalto di una delle strade più pericolose di tutto il Veneto. L'incidente si è verificato attorno alle 16.30. L'anziano ha raggiunto la zona dell'idrovora del Consorzio in bici, percorrendo la statale piano piano, con tutta probabilità per pescare o fare un giretto in barca, in una tranquilla giornata assolata. L'idrovora, infatti, costeggia via Canale Nuovo, una strada che si inoltra in mezzo alla campagna bonificata, tra i vari casoni abbandonati. Lì ci sono solo due abitazioni oltre al custode e in tanti si recano a pescare o a prendere le barchette da laguna. Cosa sia accaduto però, non è chiaro.

L'uomo, a un certo punto, ha attraversato la strada a piedi, ma deve avere calcolato male le distanze. Tutto d'un tratto ha fatto pochi passi, ed è stato investito da una Opel Kadett che procedeva in direzione Caposile guidata da F.V, 50 anni, di Mirano, trovato negativo all'alcoltest. Tutto si è svolto nella frazione di un secondo.

L'anziano è morto sul colpo. Sul posto è arrivata la polizia stradale. Poco dopo è arrivato anche il Suem 118 con gli operatori sanitari. Hanno fatto tutto il possibile, ma per lui non c'è stato nulla da fare.

La Jesolana ieri era molto trafficata, sia in direzione Caposile che verso Mestre, da automobilisti che partivano o tornavano dalle ferie, ma anche pendolari.

L'incidente ha congestionato la circolazione, finchè le forze dell'ordine non hanno terminato i rilievi del caso. La dinamica esatta è ancora in corso di accertamento da parte degli agenti della Stradale.

L'anziano era uscito di casa per qualche ora, con sè non aveva neanche i documenti. «In quel tratto la strada è pericolosissima» racconta una residente «non ci sono strisce neanche in prossimità della fermata Atvo». Fermata che si trova dalla parte opposta della strada, in direzione Jesolo. La linea è continua per un tratto, poi diventa tratteggiata, ma le auto corrono a più non posso senza rispettare i limiti e soprattutto si sorpassano.

Aldo Toniolo lascia la moglie e due figli, chiusi nel dolore. Qualche mese fa il sindaco di Quarto, Silvia Conte, aveva chiesto un tavolo di coordinamento tra Comuni limitrofi per prendere precauzioni che potessero rendere meno pericolosa la strada, disseminata di croci e mazzi di fiori.

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