Attesi altri fondi per il Mose
Nessun dramma da parte di Magistrato alle Acque e Consorzio Venezia Nuova per la riduzione dei fondi al progetto di dighe mobili deciso dal Governo, forti di un impegno formale dell’esecutivo a stanziare entro il 2016 un altro miliardo e 550 milioni di euro per il completamento dell’opera. In base alla nuova ripartizione decisa dall’emendamento approvato ieri mancherebbero circa 400 milioni di euro all’appello - con uno stanziamento previsto di un miliardo e 150 milioni di euro - che sarebbero i realtà ancora meno. A quel miliardo e 150 milioni di euro andrebbe infatti sottratto il 5 per cento per Venezia, Chioggia e Cavallino, poco meno di altri 60 milioni di euro. Ma ci si aspetta, comunque, per portare a termine il Mose - il cui costo finale, opere complementari comprese, dovrebbe aggirarsi sui 5 miliardi e mezzo di euro -una rimodulazione dei fondi che preveda nuovi e successivi stanziamenti per finire il Mose nei tempi previsti. È probabile che entro la fine dell’anno il Cipe debba già riunirsi per una prima rimodulazione, visto che altrimenti non si spiegherebbe come sia possibile stanziare anche i 50 milioni di euro previsti per il Comune di Venezia già nel 2012, che attualmente non ci sono. La relativa tranquillità del concessionario unico dello Stato delle opere di salvaguardia in laguna è dato anche dall’avanzamento dell’opera e dalla necessità sollevata da più parti di terminarla al più presto, anche per mettere Venezia al riparo da acque alte eccezionali come quelle dei giorni scorsi. Ma per finire in fretta servono i fondi, che il Governo, in un modo o nell’altro, dovrà stanziare.(e.t.)
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