«Attenzione del Quirinale per la città»
Il sindaco ricevuto dal Presidente della Repubblica. «Abbiamo parlato dei problemi di Venezia e delle possibili soluzioni»
Un’ora e un quarto di colloquio a porte chiuse, al Quirinale. Incontro che fa notizia, quello avuto ieri dal sindaco Luigi Brugnaro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Lo aveva promesso quando è venuto a Venezia un mese fa per la Biennale», dice soddisfatto il sindaco all’uscita del palazzo presidenziale, «ha mantenuto la promessa. Ringraziamo il Presidente per l’attenzione che dedica alla nostra città».
Cartellina sotto il braccio con dati e tabelle, Brugnaro ha varcato il portone del Quirinale intorno alle 11. «Di cosa abbiamo parlato? Dei problemi di Venezia e delle possibili soluzioni». Grandi navi, rilancio di Marghera, ambiente, salvaguardia, sicurezza, turismo, il ruolo internazionale di Venezia. Sorrisi e impegni formali da parte del Presidente a seguire l’iter dei provvedimenti che interessano la città. Incontro «operativo e poco formale», lo definiscono a Ca’ Farsetti. Anche in vista di un possibile cambio di governo. Il presidente durerà in carica fino al 2022.
E ha assicurato «attenzione» per i progetti di Venezia. Il primo è quello del ruolo internazionale della città. Il prologo c’era stato il 24 novembre del 2015 con i funerali solenni in piazza San Marco di Valeria Solesin, la vittima italiana dell’attentato al Bataclan. Il presidente Mattarella era presente fra i rappresentanti delle tre religioni, il patriarca Moraglia, l’imam, il rabbino. Venezia come ponte di pace. Ma anche luogo di vertici internazionali. Il bilaterale Italia Francia, con Renzi e Hollande a palazzo Ducale, poi i ministri degli esteri. Adesso, il 19 gennaio prossimo, luogo dell’incontro con la Cina dell’Unione europea.
Venezia città della cultura. Mattarella non manca mai all’apertura della Biennale Arti Visive e Architettura e anche all’inaugurazione della Mostra del Cinema. Proprio un mese fa, quando venne in laguna, l sindaco Brugnaro era andato ad accoglierlo e aveva avuto con lui un breve colloquio all’hotel Gritti. «Gli avevo accennato alcuni temi della nostra città», dice adesso Brugnaro, «ha avuto la cortesia di invitarmi al Quirinale per poter parlare con calma delle nostre questioni». Un’iniziativa che ha pochi precedenti. Anche il predecessore di Brugnaro, Massimo Cacciari, aveva un ottimo rapporto con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Amicizia che si concretizzava a Venezia con lunghi incontri alla taverna La Fenice insieme alla famiglia di Gianni Pellicani, e del compositore Luigi Nono. Napolitano veniva spesso in laguna anche per partecipare agli incontri sul federalismo organizzati da Cacciari.
Ma quello di ieri è stato un incontro ufficiale al Quirinale.
Nessuna dichiarazione del Presidente al termine dell’incontro. Ma la sensazione che il Quirinale seguirà con attenzione le prossime fasi che riguardano Venezia. Dunque, le decisioni sulle grandi navi, questione ormai vicina alla soluzione, il Comitatone che dovrebbe essere convocato entro qualche settimana per decidere non solo sui finanziamenti ma anche sul futuro strategico della salvaguardia. Poi il rilancio produttivo dell’area industriale di Marghera, uno dei cavalli di battaglia della nuova amministrazione. Che ha però bisogno di investitori e soprattutto di normative chiare e interventi dello Stato. Infine, la questione turismo. Venezia nel mirino dell’Unesco dovrà dare presto segni di cambiamento concreto. Pena l’esclusione dall’elenco di siti Patrimonio dell’Umanità. Lunedì il sindaco incontra il premier Gentiloni insieme ai sindaci dell’Anci e delle Città metropolitane.
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