Attenti alle mail, arriva Dridex, il supervirus

Europol e Fbi lanciano l'allarme: non aprite messaggi sospetti o inattesi e non cliccate sui link o vi azzereranno il conto

VENEZIA. Attenti ai nuovi virus che vanno a caccia dei vostri dati bancari. Il Centro Europeo Cybercrime di Europol (il centro di coordinamento delle polizie dell'Unione europea) sta cercando assieme all’Fbi di arginare gli effetti di Dridex, un malware bancario che ha inflitto perdite per 20 milioni di sterline a clienti di banche nel solo Regno Unito.
Dridex, considerato il successore di Cridex, è stato sviluppato da criminali informatici tecnicamente qualificati in Europa orientale per raccogliere dettagli bancari on-line, che vengono poi sfruttati per rubare denaro da persone e aziende in tutto il mondo. I computer si infettano con Dridex  quando gli utenti ricevono e aprono i documenti nelle e-mail apparentemente legittime. Questo malware infetta più di frequente gli utenti che eseguono sistemi operativi Windows.


Mentre l'uso di trojans bancari di "vecchia scuola", come Zeus, Citadel o SpyEye sono in declino, una nuova generazione di malware è venuto alla ribalta. Dridex è uno di loro, e sta diventando sempre più importante nelle indagini delle forze dell'ordine data la sensibilità dei dati raccolti, crescente grado di sofisticazione e numero di casi crescente. In pratica Dridex riesce a raccogliere tutte le informazioni bancarie del cliente e poi a riversarle a una "centrale" gestita da un'organizzazione che poi le sfrutta per rubare i soldi dai conti, talvolta azzerandoli, talvolta organizzando piccoli prelievi ripetuti di cui è più difficile accorgersi. Nemmeno i sistemi dotati di firewall sono sicuri se collegati con le mail, ad esempio dei dipendenti che poi riversano dati da chiavi.


Per arginare questo virus Europol e Fbi stanno cercando di “azzerare” i computer che espandono il virus artificialmente (i cosiddetti “botnet”). Ai clienti delle banche si ricorda che per difendersi bisogna stare molto attenti ai documenti ricevuti via mail, evitando di cliccare link, specie se tali mail sono inattese o se la loro origine non è chiara.
 

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