Attentato per una vendetta padre e figlio arrestati, uno è ferito

Un botto tremendo nella notte provocato dalla benzina, la deflagrazione ha sventrato la cabina Il papà è rimasto gravemente ustionato, black out in tanti negozi per molte ore in tutta la zona
Di Carlo Mion
Vandalismo su delle cabine dell'Enel in via Impastato, zona Auchan
Vandalismo su delle cabine dell'Enel in via Impastato, zona Auchan

Un botto tremendo e la centralina dell’Enel è stata sventrata con pezzi che sono volati per decine e decine di metri tutto in torno. Sono le 3 della notte tra sabato domenica e qualcuno, usando della benzina da fuoco e distrugge una cabina di alimentazione dell’energia elettrica in via Impastato lasciando senza corrente una parte della zona Auchan, la mecca per antonomasia dello shopping. Iniziano le indagini della polizia e gli agenti della Digos, nel pomeriggio, fermano un giovane che assieme al padre sarebbero i responsabili dell’attentato. I due in serata sono stati arrestati. Si tratta di una vendetta per questione di denaro, nei confronti di un imprenditore che ha l’attività nel centro commerciale che si trova in via Impastatato. Il padre ha pure riportato gravi ustioni tanto da essere ricoverato al Centro grandi ustionati di Padova.

Sono passate le 3, da qualche minuto, di sabato notte quando Zelarino e anche parte di altri quartieri di Mestre, vengono svegliati da un gran botto. L’onda d’urto fa scattare numerosi allarmi di attività commerciali dell’area Auchan. Il botto proviene proprio da quella zona dove si vede anche del fumo alzarsi da un rogo. L’incendio sta divampando attorno ad una centralina dell’Enel che si trova all’inizio di via Impastato. La strada, un parcheggio, la pista ciclabili e il portico davanti al negozio di scarpe “new Lions” sono disseminati di resti della centralina e del locale con i contatori Enel delle 19 attività ospitate nel centro commerciale di via Impastato. La porta in ferro della centralina è stata scagliata ad una trentina di metri. Un botto tremendo. La cabina dei contatori è deformata, mentre la struttura in ferro della centralina è stata letteralmente sventrata. L’interruzione di corrente riguarda le 19 attività e una piccola parte del centro commerciale Auchan. Quest’ultimo avendo gruppi elettrogeni propri non soffre dell’accaduto.

Sul posto arrivano gli agenti delle volanti della Questura e i vigili del fuoco. Spente le fiamme si cerca di capire cosa sia successo. Due taniche vuote e sporche di benzina, un accendino e la targa di un’auto rubata, non lasciano spazio a molte interpretazioni. Si è trattato di un atto volontario, di un attentato. Qualcuno, forse poco esperto, ha voluto dare fuoco alla centralina dell’Enel iniziando dalla cabina che ospitava i contatori. Non ha calcolato il fatto che la benzina evapora velocemente trasformandosi in un gas molto esplodente, da qui il botto. Da come sono stati sventrati locale contatori e la parte murata della centralina, è evidente che è stata gettata benzina anche all’interno della stessa centralina. Quando hanno dato fuoco, partendo dal locale contatori, c’è stata la forte esplosione in quanto lo spazio della cabina era saturo dei vapori della benzina. I poliziotti hanno trovato ad una sessantina di metri, dal punto dell’esplosione, due taniche vuote sporche di benzina, un accendino con evidenti tracce di sangue. Poco distante, c’era la targa di un’auto rubata davanti a una discoteca del Trevigiano. Quindi sono entrati in azione una ventina tra tecnici e operai dell’Enel e di una ditta privata che in tempi record ripristinano la fornitura.

Nel pomeriggio la svolta. La Digos viene a sapere che un uomo si è presentato all’ospedale di Belluno con ustioni in varie parti del corpo. Spiega che gli è esplosa la bombola del gas con cui stava cucinando. Giustificazione che non regge. Viene trasportato a Padova. Gli agenti vanno a casa sua che è in ordine. Trovano il figlio. Questo messo alle strette, alla fine, confessa. In serata scattano gli arresti.

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