«Attentato? Non mi fermano» Gabriele Zampieri tira dritto
NOALE. Le telefonate sono state tante ma ne avrebbe fatto volentieri a meno. Non fosse altro per quanto gli è accaduto tra giovedì e venerdì. Per Gabriele Zampieri, noto rappresentante degli agricoltori del Miranese per l’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori (Unsic) il momento non è dei migliori: qualcuno tra giovedì e venerdì, nella sua casa di via Nievo a Noale, ha gettato la benzina sulla copertura della legnaia e ha appiccato il fuoco. «Per fortuna l’incendio si è spento da solo» osserva Zampieri con un passato alla Coldiretti «e quando ho visto l’assenza di alcuni pezzi e la recinzione tagliata, ho fatto presto a fare uno più uno».
Anche perché un anno fa, giusto di questi tempi, era stato vittima di un primo attentato incendiario; allora le fiamme avevano provocato gravi danni. Erano state tre persone ad accorgersi del fuoco in piena notte e prima dell’arrivo dei pompieri avevano cercato di impedire al rogo di propagarsi.
Stavolta è andata meglio ma resta il fatto grave: chi può avercela con lui? Perché due episodi uguali in dodici mesi non possono essere un caso.
«Francamente non ho idea di chi possa essere stato», spiega il 48enne Zampieri, «perché se lo sapessi avrei già informato i carabinieri. E non ho ricevuto minacce in precedenza; la mia famiglia sta bene, lo stesso vale per me. Ma è un attacco a me ed episodi simili devono essere denunciati».
Vent’anni di Coldiretti e anche inserito nel mondo del consorzio di bonifica, da inizio 2011 ha intrapreso l’avventura con la sigla Unsic con sede a Mirano; l’obiettivo è offrire consulenza previdenziale, sindacale, commerciale e assicurativa sia per le piccole e medie imprese che per le persone e le famiglie. «Faccio questo mestiere da anni» continua Zampieri «e ho sempre avuto la schiena diritta. In generale, l’uomo è capace di avere dei gesti stupendi ma anche di fare queste cose. Da parte mia, spero solo che finisca qui; mi auguro che questa persona si renda conto di quanto rischi nel caso in cui fosse scoperta e, dopo tutto, confido prevalga il buonsenso».
Su quanto avvenuto l’altro giorno stanno indagando i carabinieri e si sta lavorando attorno alla sua professione, alle battaglie fatte in questi anni, essendo in vista non solo nel comprensorio ma anche a livello provinciale.
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