Attacco informatico al sito Invalsi, denunciato hacker veneziano

Operazione della Polizia postale alla vigilia degli esami di maturità, perquisita la casa del "pirata informatico" e di altre tre persone. Gli hacker volevano impossessarsi dei dati contenuti nei database dell'istituto che valuta l'offerta didattica delle scuole
Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010..ANSA/LUCA ZENNARO
Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010..ANSA/LUCA ZENNARO

VENEZIA. Accesso abusivo a sistema informatico di pubblico interesse. E' il reato contestato dalla Polizia postale e delle comunicazioni a quattro giovani hacker, di cui uno residente in provincia di Venezia, ritenuti responsabili di un attacco informatico del tipo "SQL injection" messo a segno alla fine dell’anno scolastico 2015-2016 ai danni di www.invalsi.it, il sito dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.

Controllo e dati. "L’obiettivo", spiegano gli investigatori, "era quello di acquisire il controllo del sito e, di conseguenza, di impossessarsi illecitamente dei dati contenuti nei database della società, sfruttando le vulnerabilità tecniche degli stessi".

Perquisizioni e sequestri. Perquisite le abitazioni dei giovani residenti nelle province di Venezia, Torino, Firenze e Matera e sequestrati tutti i dispositivi utilizzati per portare a compimento le attività illecite, tra i quali numerosi computer, tablet e telefoni cellulari.

L'azione. L’hackeraggio era stato portato a termine grazie ad un file eseguibile di tipo "backdoor" che, usato da remoto, aveva consentito ai giovani di accedere al sistema informatico e alle informazioni in esso contenute. Le successive, complesse attività tecniche di analisi delle esigue tracce informatiche lasciate dagli hacker, che si sono sempre mossi con estrema cautela sfruttando le opportunità di anonimizzazione offerte dal Darknet, hanno consentito agli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni di isolare gli indirizzi IP utilizzati e di arrivare ai responsabili, attribuendo loro in maniera inequivocabile la paternità dell’attacco.

A poche ore dalla maturità. L’operazione, denominata "Backdoor Closed" e coordinata dal Cnaipic con il supporto dei Compartimenti di Venezia, Torino, Firenze e Matera, arriva a poche ore dal lancio della campagna "Maturità al sicuro", attraverso la quale la Polizia postale e delle comunicazioni e il portale degli studenti Skuola.net intendono debellare il fenomeno delle bufale e delle leggende metropolitane che ruotano intorno alle prove d’esame, per evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca dell’anticipazione giusta sulle tracce d’esame. La maturità inizia domani con la prova di italiano.

L'Invalsi. L’Invalsi è un istituto di ricerca che, sotto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, conduce verifiche sistematiche e periodiche sulle abilità e conoscenze degli studenti e sulla qualità dell’offerta didattica e formativa delle istituzioni, gestendo in particolare il Sistema nazionale di valutazione (SNV).

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