Attacco all’Invalsi, denunciati 4 hacker

Uno è veneziano. Perquisizione e sequestri della Polizia postale alla vigilia degli esami di maturità
Mestre 12/01/01 via Torino sede poste italiane ufficio polizia postale richiesto da Mion (C) Bertolin M.
Mestre 12/01/01 via Torino sede poste italiane ufficio polizia postale richiesto da Mion (C) Bertolin M.

Accesso abusivo a sistema informatico di pubblico interesse. È il reato contestato dalla Polizia postale e delle comunicazioni a quattro giovani hacker, di cui uno residente in provincia di Venezia, ritenuti responsabili di un attacco informatico del tipo “Sql injection” messo a segno alla fine dell’anno scolastico 2015-2016 ai danni di www.invalsi.it, il sito dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.

Controllo e dati. «L’obiettivo», spiegano gli investigatori, «era quello di acquisire il controllo del sito e, di conseguenza, di impossessarsi illecitamente dei dati contenuti nei database della società, sfruttando le vulnerabilità tecniche degli stessi».

Perquisizioni e sequestri. Perquisite le abitazioni dei giovani residenti nelle province di Venezia, Torino, Firenze e Matera e sequestrati tutti i dispositivi utilizzati per portare a compimento le attività illecite, tra i quali numerosi computer, tablet e telefoni cellulari.

L’azione. L’hackeraggio era stato portato a termine grazie ad un file eseguibile di tipo “backdoor” che, usato da remoto, aveva consentito ai giovani di accedere al sistema informatico e alle informazioni in esso contenute. Sulle loro tracce gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del servizio Polizia postale e delle comunicazioni che hanno isolato gli indirizzi IP utilizzati arrivando ad individuare i responsabili.

A poche ore dalla maturità. L’operazione, denominata “Backdoor closed” e coordinata dal Cnaipic con il supporto dei Compartimenti di Venezia, Torino, Firenze e Matera, arriva a poche ore dal lancio della campagna “Maturità al sicuro”, attraverso la quale la Polizia postale e delle comunicazioni e il portale degli studenti Skuola.net intendono debellare “bufale” e leggende metropolitane che ruotano intorno alle prove d’esame, per evitare che gli studenti perdano tempo e soldi alla ricerca dell’anticipazione giusta sulle tracce d’esame. La maturità inizia oggi con la prova di italiano.

L'Invalsi. L’Invalsi è un istituto di ricerca che, sotto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, conduce verifiche sulle abilità degli studenti e sulla qualità dell’offerta didattica, gestendo il Sistema nazionale di valutazione (Snv). «Non è stato recentemente effettuato alcun tentativo di intromissione diretta nel sito informatico», precisa l’Istituto. «Il risultato raggiunto dal Corpo investigativo conclude una attività di monitoraggio e di normale controllo avviata nell’autunno del 2015, su richiesta dell’Invalsi stesso». Nessun impatto dunque sulle prove somministrate agli studenti nell'anno scolastico in corso.

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