Attaccata dal gabbiano, finisce in ospedale

Una donna stava camminando sul ponte della Costituzione a Venezia. Il grosso volatile l’ha ferita al labbro per strapparle una noce
Interpress/Mazzega Venezia, 30.03.2016.- Piazza San Marco, camerieri proteggono i vasoi dalle incursuioni dei gabbiani affamati
Interpress/Mazzega Venezia, 30.03.2016.- Piazza San Marco, camerieri proteggono i vasoi dalle incursuioni dei gabbiani affamati

VENEZIA. Aggredita e ferita da un gabbiano che le strappa dalla bocca la noce che sta mangiando. Vittima della magoga violenta Debora Lucatello di Campalto che ieri mattina si è recata in centro storico per andare a colloquio dagli insegnanti del figlio. Alle 10.40 l’assalto della magoga ingorda.

Il labbro della signora sfregiato dal gabbiano
Il labbro della signora sfregiato dal gabbiano

«Ero appena scesa dal pullman in piazzale Roma. Per la fretta di arrivare in tempo non avevo fatto colazione e mi sono avviata verso la stazione. Ho oltrepassato il ponte di Calatrava e poco prima di passare nel sottoportego del palazzo della Regione ho deciso di prendere dalla borsa una noce e di mangiarla anche perché non avevo fatto colazione. Il tempo si sgusciarla e sono uscita dal sottoportego e, come ho messo in bocca la noce, all’altezza dei primi scalini che portano in fondamenta, ecco che mi piomba addosso il gabbiano» racconta ancora spaventata la signora Lucatello.

Un caso successo a fine marzo 2018

Venezia, gabbiano reale ruba il panino alla turista

«È riuscito con un colpo di becco a strapparmi la noce di bocca, Ho sentito un forte dolore al labbro inferiore, La paura mi ha paralizzato e solo per caso non sono caduta sugli scalini. È stato un attimo, come ha preso la noce è volato via. Sono stati momenti terribili. Ci sono voluti diversi minuti prima che mi riprendessi e realizzassi cosa era successo. Tremando sono scesa gli scalini e in quel momento ho notato il sangue uscire dal labbro inferiore e ho capito che il gabbiano si era preso la noce. C’erano parecchie persone attorno a me. Nessuno si è fermato o mi ha chiesto se stavo bene e se mi occorreva qualche cosa. Un’esperienza allucinante. Sono riuscita a raggiungere la stazione dove finalmente ho incontrato tre poliziotti che sono stati gli unici che mi hanno soccorsa, Mi hanno fatto sedere e chiesto come stavo. Gli unici in mezzo a centinaia di persone che hanno assistito all’episodio».

I poliziotti hanno chiamato il 118 e quindi la signora è stata portata in ospedale dove dopo averla medicata per la ferita al labbro e stata sottoposta a terapia antitetanica. Quindi è tornata a casa. «Ho letto spesso di aggressioni da parte dei gabbiani. Poi ho guardato in internet dove si trovano centinaia di episodi di questo genere. A me è andata bene e non auguro a nessuno un’avventura del genere. Bisogna però che qualcuno prenda dei provvedimenti. Questa volta è toccato a me, ma se al mio posto c’era un bambino o una persona anziana? Poteva cadere lungo gli scalini, Un colpo di becco del genere su un bambino può procurare delle ferite molto gravi, senza pesare che se con le ali mi avesse colpito gli occhi o rotto le lenti degli occhiali? A volte leggo che i turisti si divertono per queste scene e le fotografano, io penso che si tratta di episodi molto gravi e che hanno poco di divertente. Il Comune o chi per esso deve prendere dei provvedimenti deve fare in modo che diminuiscano in città. Stanno diventando sempre più violenti».

In passato, oltre agli episodi recenti che avevano del fantastico e per molti anche aspetti divertenti, ci sono state situazioni in cui i gabbiani hanno spaventato parecchio i bambini. In particolare in piazza San Marco e lungo Riva degli Schiavoni. Piccoli a cui i gabbiani hanno rubato il gelato. Per fortuna senza ferirli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia