Asta per l’area ex Macevi Cadoro rilancia a sorpresa
MOGLIANO. Un nuovo colpo di scena sull'area ex Macevi: Cadoro rilancia a sorpresa in extremis con un'offerta da 6,05 milioni di euro, quindi con la Unicomm di Cestaro sarà testa a testa.
Il risiko degli ipermercati non è ancora finito: l'esito finale dell'asta fallimentare è stato ora fissato per il 15 gennaio. I giochi sembravano ormai fatti ma, con un colpo di coda, la Cadoro dell'imprenditore Cesare Bovolato ha presentato nei giorni scorsi una nuova proposta al rialzo per l'acquisizione del compendio immobiliare a due passi dal centro storico moglianese.
Quei 29,5 mila metri quadrati edificabili per 66 mila metri cubi, a tre anni dal fallimento di Molius del 30 agosto 2012, sono tornati prepotentemente al centro del dibattito politico e degli interessi imprenditoriali del territorio. Malgrado il piano di recupero ancora vigente non affidi che una quota minoritaria alla destinazione urbanistica di tipo commerciale (il 20% del totale ovvero 14 mila metri cubi) sono stati tre colossi della grande distribuzione gli unici a manifestare un concreto interesse nei confronti dell'area. Alla gara del 23 dicembre scorso, svoltasi in tribunale a Treviso, hanno partecipato tre cordate: il gruppo Despar, la Unicomm di Marcello Cestaro (titolare dei marchi A&O, Emisfero e Famila) e la Cadoro. Pare che fosse stato proprio il gruppo del “signore dei carrelli” (soprannome che deriva dal titolo della biografia di Cesare Bovolato scritta dal giornalista Edoardo Pittalis) il primo a presentare un'offerta. Cadoro è presente nel territorio moglianese già con due punti vendita: uno in via Italo Svevo nel quartiere est (ex Coop) e un secondo in via Macchiavelli all'interno del centro commerciale la Piazza nel quartiere ovest. L'obiettivo strategico di tutelare queste due sedi sarebbe dunque alla base tanto della stoccata iniziale (offerta attorno ai 3,8 milioni di euro), quanto di questo ulteriore rialzo. Quella del 15 gennaio sarà con tutta probabilità la finalissima tra Cestaro e Bovolato; il gruppo Despar, infatti, si era già defilato durante le prime fasi dell'asta. Le cautele espresse dal sindaco Carola Arena, all'indomani della prima provvisoria aggiudicazione trovano così conferma: «Entro 10 giorni è possibile presentare ulteriori proposte, non c'è niente di definitivo», aveva affermato. «Raccomandavamo giustamente prudenza», commenta oggi: «staremo a vedere».
Di certo, fra pochi giorni, il comune avrà un nuovo interlocutore con il quale scrivere il futuro dell'area più dibattuta nella storia della città. È dato per sicuro, infatti, l'avvio di una nuova fase che porti alla revisione dell'attuale piano Moscardi. L'appetito dei gruppi del settore della grande distribuzione, nel frattempo, potrebbe riaprire un'altra partita che da quasi una decina d'anni sembrava essere finita nel dimenticatoio: quella dell'area ex Nigi Datalogic, che con l'apertura della Tangenziale Nord ha acquisito un ulteriore interesse strategico.
Matteo Marcon
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