Assunta al nono mese di gravidanza «È l’Italia migliore»

Assunta nonostante sia al nono mese di gravidanza ed entro pochi giorni debba restare a casa per accudire la neonata. La storia di Martina Camuffo è da ieri su tutti i canali mediatici. Tra una settimana darà alla luce una bambina, ma per i responsabili della The creative way di viale Ancona non è certo un problema. Anzi. Le hanno offerto un contratto valutando più importanti le sue capacità e doti professionali.
Non proprio quello che accade a tantissime altre donne, che in Italia da anni denunciano la discriminazione contro chi decide di essere madre. La The creative way è una società nata da appena due mesi, con cinque dipendenti e attiva all’ex Carbonifera nel settore del web design e marketing, comunicazione e social media. Ma ieri dalle comunicazioni hanno rischiato di essere travolti. Si comincia con l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha alzato il telefono per congratularsi con Samuele Schiavon, uno dei due soci che ha scelto Martina Camuffo per rinforzare il proprio staff. Una scelta, quella di Schiavon, che parte dall’esperienza vissuta in prima persona con la moglie, licenziata quando ha deciso a suo tempo di diventare madre. «Ricordandomi quel fatto ho deciso di investire su Martina», ha detto il titolare della società, «perché è brava e perché la maternità non può essere una condanna». Renzi lo ha «ringraziato per quel che ha fatto, di solito fa notizia l’albero che cade e non la foresta che cresce. Questa è una buona notizia che va evidenziata, raccontata e sottolineata».
Il governatore Luca Zaia ha inviato una lettera ai due soci congratulandosi con loro. «Con l’assunzione di Martina avete dato l’esempio e aprite una strada in assoluta controtendenza nel nostro mercato del lavoro. Lei è soprattutto una persona capace con qualità e competenze acquisite in anni di esperienza professionale». E alla sede della The creative way ieri sono arrivate decine di mail scritte da donne che ringraziavano per la scelta intrapresa dai titolari, raccontando le loro esperienze di discriminazione e molte hanno pure inviato un curriculum.
«Quando una donna rimanda o rinuncia alla maternità per paura del lavoro, la società perde la possibilità di crescere e di guardare al futuro», ha scritto il senatore Udc, Antonio De Poli. «Il caso di Martina è una goccia nell’oceano, ma ci dimostra che bisogna lavorare su due piani: quello legislativo e quello culturale».
Nella sede di viale Ancona ha promesso di far visita Alessandra Moretti, ex capogruppo del Pd in Regione, mentre lo scrittore Roberto Saviano sulla sua pagina Facebook afferma «Questa è l’Italia migliore, quella in cui una donna al nono mese di gravidanza firma un contratto di assunzione. Sarebbe bellissimo, e darebbe a tutti una carica incredibile, poter leggere e raccontare ogni giorno storie come questa».
Alla storia di Martina Camuffo si sono interessati i canali tv nazionali. Questa mattina sarà in diretta su Uno Mattina e poi andrà a Milano ospite di Mattina Cinque e Tagada.
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