Assistenza, l’Asl 13 punta sull’autonomia dei disabili

DOLO. L’Asl 13 punta sull’assistenza e sulla promozione autonoma della persona investendo 13 milioni e 700 mila euro sulle fasce più deboli della popolazione. E’ emerso, a Mira dove è stato votato all’unanimità il “Bilancio Sociale” dai sindaci dei 17 comuni del comprensorio. Di questi soldi circa 6 milioni sono stati finanziati dai Comuni, 5 dalla Asl13 e 1 milione dalla Regione.
È l’area disabili quella che assorbe la maggior parte delle risorse. Si tratta infatti dell’ambito sociale che assorbe la maggior parte delle risorse del bilancio, circa 10 milioni di euro, erogati per metà dai Comuni e per l’altra metà dall’Asl. Per Riviera e Miranese sono circa mille gli utenti assistiti. Nel 2014, la Conferenza dei Sindaci aveva promosso una nuova forma di progettualità dal titolo “Percorsi alternativi ai Centri Diurni” che puntava a rendere protagonisti i ragazzi disabili. Basti pensare al negozio Anffas di Oriago (via Pellestrina), dove alcuni disabili vendono i loro manufatti, oppure al progetto “Freedom” della associazione Engim di Mirano (via Murialdo), un laboratorio di falegnameria dove alcuni ragazzi vengono inseriti in un ruolo attivo che supera la mera assistenzialità.
Tra le altre aree, previste nel piano di zona dell’Asl 13, emerge poi quella della salute mentale (dove in questo bilancio viene esclusa tutta la parte sanitaria della Asl 13 e il lavoro domiciliare eseguito dai Comuni), un settore che è stato finanziato con circa 1 milione e mezzo. «Qui», spiega Michele Maglio, direttore dei servizi sociali dell’Asl, «l’offerta dei servizi è misurata a seconda della gravità paziente. Nel 2014 la comunità alloggio di Santa Maria di Sala, è stata usata a pieno regime e si è affiancata a quella di Camponogara».
Altra novità del 2014, è stato il progetto “dell’amministratore di sostegno”, su iniziativa dell’associazione “Nostra famiglia” di Noale che ha promosso dei corsi di formazione di questa nuova figura, che viene nominata dal giudice tutelare per sostenere le persone fragili. «Di fronte ad un periodo storico difficile dal punto di vista delle risorse», conclude Maglio, «l’ Asl e i diciassette Comuni della Conferenza dei Sindaci hanno garantito la continuità dei servizi previsti dai livelli essenziali di assistenza, scommettendo su nuovi progetti».
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