Assessore chiama i vigili, rimossa l'auto della moglie

Si era lamentato perché la vettura ostruiva l’ingresso del garage di casa. Valiante: «È stato un equivoco. Ma il problema della sosta selvaggia esiste»

JESOLO. Assessore chiama i vigili per sanzionare le auto in divieto, ma gli agenti multano l’auto della moglie e la fanno portare via con il carro attrezzi. Protagonista suo malgrado del curioso episodio, l’assessore al commercio, Ennio Valiante. «Ci mancherebbe, certo che abbiamo pagato e senza eccepire, ma bisogna anche conoscere la storia che c’è dietro».
Una storia di minacce e scontri violenti, in via Levantina, a due passi da piazza Drago. E adesso anche lo strano contrappasso della multa elevata alla moglie in uno dei tanti giorni di tensione in via Levantina al lido. L’assessore, infatti, si lamenta da tempo perché gli avventori di un pubblico esercizio nella zona non rispettato i divieti di sosta e in particolare i passi carrai davanti ai garage. Ma curiosamente, dopo tante lamentele e chiamate alla polizia locale di Jesolo, il più multato è stato lui, perché si narra che già siano state 3 le contravvenzioni da lui ricevute e regolarmente pagate.
«Mi sono trovato più volte le auto dei clienti di un vicino locale che mi parcheggiavano davanti al garage», spiega Valiante, «e non sempre gente rispettabile o innocua e dai modi diplomatici. Un tale, qualche tempo fa, dopo che mi ero lamentato per la sua auto in divieto, mi ha risposto: “Perché non se ne va a vivere in campagna?”. Non è certo il massimo ricevere una risposta simile da un energumeno dai modi tutt’altro che concilianti. Il problema è che i garage sono affacciati sulla strada. Io l’altra sera ho detto a mia moglie di parcheggiare davanti al garage momentaneamente, e non all’interno della strada buia e pericolosa, perché non mi fidavo a lasciarla uscire da sola. In fondo noi abitiamo lì e lasciare una Smart per poco tempo mi era sembrato più sicuro che farla entrare nella zona più isolata a pericolosa per parcheggiare. Dovevo andare io a spostarla successivamente, perché temevo per la sua sicurezza».
«I tempi non sono coincisi», continua, «così quando i vigili sono giunti sul posto, dopo che io stesso avevo chiamato, perché come sempre c’erano auto in divieto e davanti ai passi carrai, hanno trovato proprio l’auto di mia moglie. Gli altri intanto se ne erano andati via. Abbiamo pagato la multa senza fiatare, come giusto che sia, ma il problema resta. Per le mie lamentele nella zona, mi sono trovato l’auto strisciata, ho ricevuto pesanti minacce alla mia incolumità e quella della mia famiglia».
 

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