Assemblea su Cortellazzo Zoggia: «Pini da tagliare»

Jesolo. Il sindaco ha difeso la decisione di togliere gli alberi dopo i danni provocati alle strade e ai marciapiedi. Critiche dal Comitato verde bene comune e dal M5S
Di Giovanni Cagnassi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - ALBERI IN VIA ASMARA A CORTELLAZZO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - ALBERI IN VIA ASMARA A CORTELLAZZO

JESOLO. "La Cortellazzo del Futuro", prima assemblea pubblica in sala consiliare per affrontare i temi caldi della gestione del verde, la mobilità, lo sviluppo economico, la sicurezza, per una visione d’insieme delle problematiche e delle soluzioni che riguardano la frazione ma la questione più dibattuta è stata quella del taglio dei pini. Un’assemblea partecipata che ha visto oltre 300 persone impegnate nella discussione con il sindaco e l’amministrazione.

Un’assemblea pubblica richiesta dai cittadini e promossa dal comitato “Verde Bene Comune”, indetta dall’amministrazione ai sensi del regolamento sulla partecipazione del Comune. Da una parte i residenti esasperati che non vogliono più i 200 pini che hanno distrutto le strade e i marciapiedi tra le vie Amba Alagi e Asmara, addirittura arrivando ad alzare i pavimenti delle case. Dall’altra il comitato che vuole tutelare il verde, gli ambientalisti, il Movimento 5 Stelle, i cittadini che non hanno accettato il taglio a suo tempo dei pini in via Pindemonte.

Il confronto c’è stato, duro, aspro, ma rispettoso. Il Comune taglierà gli alberi, infine, circa 200, ma accetterà alcune sperimentazioni, provvederà alla sostituzione con altre piante. Previste anche una nuova illuminazione, marciapiedi e piste ciclabili sulle vie interessate. Ma soprattutto i nuovi sottoservizi che risalgono al 1940. «La manutenzione richiesta per tutti i pini di Jesolo costerebbe milioni di euro», spiega il sindaco, «altri saranno gli interventi, ma abbiamo ascoltato con interesse molte delle proposte avanzate». C’era anche l’agronono Renato Colelli, che ha evidenziato la monumentalità dei pini e la tutela del verde in una zona scelta proprio per il poco cemento. «I cittadini di Cortellazzo sono stati portati all’ esasperazione», protesta dal Consiglio Mirco Crosera, «e quindi sono comprensibili le loro reazioni, un’amministrazione però deve guardare al di là della punta del proprio naso e trovare soluzioni alternative che possano tutelare le varie esigenze». Il blogger Claudio Vianello chiede che sia difeso il patrimonio arboreo di Cortellazzo e la sua storia. Protagonista il comitato Verde Bene Comune che si sta battendo per evitare il taglio con argomentazioni comunque forti che non possono non essere tenute in considerazione, illustrate con slide per spiegare che altre soluzioni di manutenzione ci possono essere e che per anni non sono state effettuate. E anche l’assemblea doveva essere organizzata prima delle decisioni poi assunte dal Comune in modo irrevocabile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia