Assegno di ricollocazione chance per i disoccupati

Al via la sperimentazione volontaria per 401 veneziani sorteggiati dall’Anpal Sanzioni per chi non va dal tutor, se non si accetta il nuovo impiego niente Naspi
Di Gianni Favarato

Assistere e orientare i disoccupati che beneficeranno dell'assegno di ricollocazione e avranno a disposizione un “tutor” e un percorso personalizzato di formazione e ricollocazione al lavoro. Una nuova chance per chi ha perso il lavoro e ne cerca un altro prevista dal Jobs Act che fa capo all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal) istituita da poco più di un anno.

L'Anpal ha avviato nei giorni scorsi l'avviso la «sperimentazione dell’assegno di ricollocazione» a livello nazionale, con una prima dotazione di 200 milioni di euro per il 2017 che riguarderà circa 30mila persone, selezionate casualmente tra i disoccupati da oltre quattro mesi che già percepiscono l'assegno di disoccupazione (la cosiddetta Naspi) da più di quattro mesi.

In Veneto i disoccupati selezionali per la sperimentazione sono circa 2 mila, dei quali 401 iscritti nei Centri per l'Impiego di Venezia e degli altri 43 comuni della Città Metropolitana che stanno ricevendo una apposita lettera (e anche mail e sms). I disoccupati che accetteranno di essere inseriti nella sperimentazione avviata da Anpal, avranno diritto a due prestazioni fondamentali: in primo luogo la definizione e condivisione con un tutor di un programma personalizzato per la ricerca attiva di lavoro e assistenza continuativa del lavoratore in tutte le attività necessarie e concordate ai fini della sua ricollocazione.

In secondo luogo il disoccupato avrà diritto alla «ricerca intensiva di opportunità occupazionali», vale a dire promozione del profilo professionale del destinatario presso le aziende, selezione dei posti vacanti, inserimento in azienda e preparazione ai colloqui di lavoro. Il disoccupato scelto per la sperimentazione che accetterà sia l'assegno di ricollocazione (che ha un valore retributivo superiore almeno del 20% rispetto all'importo lordo della Naspi) sia il “tutoraggio” del Centro per l'Impiego - o anche di entità private (enti accreditati, consulenti inclusi), come previsto dalla legge -, avrà però l’obbligo di impegnarsi a svolgere tutte le attività che ha precedentemente concordato e sottoscritto con il tutor assegnato. Se senza giustificato motivo non si presenterà agli incontri concordati con l’ente prescelto o non accetterà la «congrua offerta di lavoro» che gli sarà fatta dal tutor (con una distanza massima di 50 chilometri dalla sua abitazione o 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici, dalla residenza del lavoratore), incorrerà in una serie di crescenti decurtazioni dell’assegno mensile di ricollocazione, fino alla sua estromissione con decadenza anche dell’assistenza della Naspi.

Al momento i Centri per l’Impiego veneziani - che fanno capo come a quelli del resto del Veneto alla Regione - non hanno comunicato nulla in proposito, ma i sindacati si stanno già mobilitando e preparando a gestire il nuovo istituto. «Abbiamo predisposto una guida per tutti gli operatori che si occupano di disoccupazione e in particolare di Naspi», spiega Gianfranco Refosco segretario Cisl Veneto, «con tutte le informazioni su cos’è l’assegno di ricollocazione e come funziona, così possiamo fornire subito ai disoccupati le giuste informazioni su questo strumento e quindi decidere con più consapevolezza se accettare o meno la politica attiva che viene loro offerta».

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