Assegni sociali indebiti: dieci denunciati

La Finanza in servizio al Marco Polo scopre un giro di erogazioni fasulle, in tutto 228 mila euro, da parte dell'ente di previdenza nei confronti di stranieri che non ne avevano diritto e che avevano architettato un meccanismo di truffa

TESSERA. Duecentoventottomila euro di assegni sociali erogati dall'Inps e percepiti pur non avendone diritto: dieci persone denunciate.

E' il risultato dell'attività della Guardia di Finanza all'aeroporto Marco Polo di Venezia a tutela della spesa pubblica, nel settore degli assegni sociali erogati dall'Inps. Sono state monitorate oltre 700 posizioni sospette di persone che si spostavano in ambito UE ed extra UE. È stata acquisita, nei confronti di 110 persone, tutta la documentazione riguardante i visti di entrata e uscita apposti sui passaporti, il cui esame ha consentito di rilevare che alcuni beneficiari dell'assegno sociale hanno soggiornato al di fuori del territorio nazionale anche per periodi superiori all'anno.

I controlli effettuati hanno permesso di appurare che 75 beneficiari verbalizzati non erano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa per ottenere l'assegno sociale. La residenza delle persone in Italia, infatti, non aveva il carattere della fissa dimora: dopo aver ottenuto il riconoscimento dell'assegno sociale, i beneficiari rientravano nel Paese di provenienza o vi permanevano per periodi superiori al mese senza effettuare le previste comunicazioni all'Inps competente. Le persone, prevalentemente di origine albanese e marocchina, al compimento del 65esimo anno di età si trasferivano in Italia il tempo necessario per stabilirvi la residenza. Nel periodo di permanenza sul territorio italiano richiedevano all'Ente previdenziale la pensione minima, aprendo contemporaneamente un conto corrente dove far confluire le somme spettanti.

L'attività dei militari ha permesso di denunciare dieci persone per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di contestare sanzioni amministrative per 684.000 euro, nonché accertate l'indebita percezione per una somma complessiva di circa 228.000 euro.

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