Assalto alla tabaccheria a Mestre: «L'ho fatto per la famiglia»
Luigi Garbin, 21 anni, davanti al giudice ammette il suo coinvolgimento nel colpo di lunedì al negozio di Chirignago: «Ho un figlio piccolo e un altro in arrivo». Disposto il carcere. La polizia ha denunciato il complice
MESTRE. Al giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza ha raccontato di aver partecipato alla rapina di via Ivancich a Chirignago perché sta vivendo un momento difficile: «Ho perso il lavoro e ho famiglia: un bimbo piccolo e un altro che è in arrivo». E proprio per questo ha accettato di partecipare al colpo messo a segno lunedì pomeriggio.
Luigi Garbin, 21 anni, originario di Montebelluna e residente a Chirignago, con piccoli precedenti alle spalle, difeso dall'avvocato trevigiano Francesco Murgia, ha ammesso le proprie responsabilità per la rapina, si è detto pentito e disponibile a risarcire i danni morali alla vittima, Vincenzo Conforti, marito della titolare.Il giudice Scaramuzza ha deciso per la convalida del fermo, disponendo per Garbin la custodia cautelare in carcere a Santa Maria Maggiore.
Il difensore aveva chiesto gli arresti domiciliari e ora valuterà una possibile istanza al tribunale del Riesame sulla misura cautelare. La rapina è scattata nel pomeriggio di lunedì, Garbin era assieme a un complice che nelle scorse ore è stato individuato e denunciato.
I due, travisati con caschi e scaldacollo, sono arrivati in via Ivancich a bordo di uno scooter rubato e hanno fatto irruzione all'interno della tabaccheria. Garbin, armato con una pistola a salve, ha subito minacciato l'esercente che, a seguito di una leggera esitazione, è stato steso a terra dal malvivente e colpito alla testa con la canna della pistola. Dopo aver aggredito il titolare, i due malviventi hanno preso circa 365 euro, tre stecche di sigarette e la borsa del gestore, noncuranti del fatto che nel negozio c'erano anche un cliente con il figlio minore, che terrorizzati si sono immediatamente stesi a terra.
Andato a segno il colpo, i due rapinatori si erano dati immediatamente alla fuga a bordo dello scooter rubato. Sul posto è intervenuto il personale della Sezione Volanti e della Squadra Mobile che ha soccorso la vittima e avviato subito le ricerche dei malviventi. Poco dopo gli investigatori sono riusciti a rintracciare lo scooter rubato, parcheggiato nei pressi di una abitazione in piazza Vittorino da Feltre e, dopo aver capito quale era l'abitazione del malvivente, hanno fatto irruzione nello stabile, bloccando Garbin che è stato trovato in possesso della pistola scacciacani, di parte della refurtiva compreso il denaro e di tutti i mezzi usati per il travisamento, ovvero caschi e scaldacollo. Lo scooter usato per la rapina è stato sottoposto a sequestro.
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