Assalto alla “Nave de vero”, traffico in tilt

Prima delle 10 i vigili urbani chiudono la rotatoria nord della Romea, verso mezzogiorno parcheggi auto già esauriti
Di Gian Nicola Pittalis
Centri commerciali della terraferma Veneziana presi d'assalto il giorno di Pasquetta - nella foto traffico in tilt per raggiungere la nave de vero
Centri commerciali della terraferma Veneziana presi d'assalto il giorno di Pasquetta - nella foto traffico in tilt per raggiungere la nave de vero

Ci si aspettava l’invasione e, complice il brutto tempo della Pasquetta, invasione è stata. La “Nave de vero”, il nuovo centro commerciale inaugurato giovedì scorso e accompagnato in questi primi giorni da una curiosità crescente, ha fatto il pieno. Certo, il meteo ha scoraggiato gli amanti della tipica gita fuori porta del lunedì di Pasqua, comunque già dalle 9.50 del mattino la Polizia municipale è stata costretta a chiudere la rotatoria nord della Romea e alle 11.40 il parcheggio del nuovo centro commerciale di Marghera e di quelli limitrofi risultavano completi. Per far capire la situazione basta prendere come paragone il transito delle auto in un altro centro commerciale mestrino, l’Auchan. Se per trovare un parcheggio libero all’Auchan bastavano pochi minuti, per trovarlo alla “Nave de vero” ce ne volevano almeno 30 dopo essere rimasti in coda tre quarti d’ora per entrare. A mezzogiorno sono comparsi persino i tabelloni luminosi in tangenziale e in autostrada A4 che invitavano gli utenti alla prudenza per la “presenza di code continue in direzione Ravenna”.

Se a Pasqua la chiusura dei grandi centri commerciali è stata totale (eccezion fatta per il Billa di Mestre e Venezia), a Pasquetta c’è stato il “libera tutti”. Valecenter di Marcon, Auchan di via Don Tosatto, Panorama e Centro Le Barche. Tutti aperti e, chi più chi meno, presi d’assalto: prima del decreto Monti, lavorare il lunedì dell’Angelo sarebbe stato un azzardo, oggi la festività sembra scomparsa. Le condizioni meteo hanno fatto la differenza e, con anticipo, sono già state ufficializzate per tutti le aperture del 25 aprile, festa della Liberazione, e dell’1 maggio, festa del Lavoro.

Adeguandosi ai giganti del commercio, anche il Centro Le Barche il 25 aprile terrà aperto fino a tardi con la scusa di una giornata all’insegna del cibo vegano e vegetariano. «C’era la volontà di tenere chiuso domenica e lunedì», ha spiegato il direttore del Carrefour di Marcon, Valerio Gortan, «ma quando si è saputo che a Pasquetta aprivano Auchan, Nave de vero, Panorama, Outlet di Noventa e Iperlando anche noi ci siamo adeguati».

Questa volta anche la festa sacra ha dovuto soccombere davanti alle esigenze consumistiche. Nonostante l’afflusso, comunque, nessuno si è dato a spese folli. Nella “Nave de vero” i locali più affollati erano i bar e punti di ristoro, dove intere famiglie si sono fermate a mangiare o a prendere un aperitivo tra una vetrina e l’altra, ma di persone cariche di pacchi e buste della spesa se ne sono viste poche. Identica situazione all’Auchan e al Valecenter. Se i camerieri dovevano districarsi tra un tramezzino e uno spritz, le commesse dei negozi avevano tutto il tempo di affacciarsi fuori o rispondere al telefonino. Nemmeno le parole del Patriarca Moraglia (che si era fortemente opposto alle aperture pasquali) o del direttore veneto di Confesercenti, Maurizio Franceschi che ha definito le aperture «provocazioni vere e proprie non solo verso i credenti, ma anche verso i laici», sono servite a qualcosa. Allo stesso modo non ha fermato i centri commerciali lo spettro di una giornata di incassi non certo da record. Festività o no si deve tenere aperti per non lasciare spazi alla concorrenza, che sia a 5 minuti di strada o a un’ora; comunque qualche famiglia ci andrà anche solo di passaggio.

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