Asl12: «Poliziotti qui anche di notte»
La richiesta degli infermieri dopo l'aggressione al Pronto soccorso

Il sindacalista Luciano Ferro e il Pronto Soccorso
«Pretendiamo un posto fisso con un agente che rimanga di turno tutta la notte». La richiesta all'Asl 12 rimbomba dai corridoi del Pronto Soccorso dell'ospedale Civile. A formalizzarla è Luciano Ferro (Uil Sanità) nonché rappresentante della rsu del San Giovanni e Paolo, dopo che la notte tra sabato e domenica tre infermieri hanno avuto la peggio su un gruppetto di giovani giunti in Pronto Soccorso attorno all'1.50 del mattino. «Diversi anni fa - spiega Ferro - avevamo raccolto le firme sotto una petizione che chiedeva un poliziotto anche per la notte, ma di contro ci hanno dato la vigilanza privata, che non può svolgere il lavoro della polizia: non può arrestare o fermare nessuno, al massimo invitare alla calma e chiamare la Questura nei casi più gravi. Un agente al Civile c'è, ma solo in servizio diurno, nelle prime ore del pomeriggio torna in Questura e così il Pronto Soccorso resta sguarnito». La notte tra sabato e domenica si sono presentati tre ragazze e un ragazzo, quest'ultimo voleva farsi visitare ad un braccio. Non è chiaro cosa abbia innescato la miccia, fatto sta che ora tre infermieri in servizio sono a casa in infortunio con 16 giorni di prognosi per policontusioni, mentre uno di loro ha anche riportato un problema non da poco al muscolo di una coscia. «La vigilanza è arrivata - spiega Ferro - ha fatto il possibile e poi ha chiamato gli agenti che sono intervenuti. Nel frattempo, però, il collega che stava scrivendo i dati anagrafici necassari è stato preso a calci e pugni ed ha sbattuto addosso ad un armadietto». I ragazzi sono stati identificati, il giovane che ha aggredito gli infermieri, uno in particolare, è stato denunciato per oltraggio all'autorità giudiziaria e segnalato al pubblico ministero di turno anche per le lesioni volontarie. «Gli infermieri - prosegue il sindacalista - hanno riportato anche un danno economico oltre che fisico perché sono turnisti e, stando a casa, perdono pure l'indennità di presenza di turno e, dunque, il loro stipendio programmato mensilmente sarà sensibilmente inferiore a quello dei mesi precedenti». Aggiunge: «Noi non siamo buttafuori, siamo infermieri, dobbiamo fare assistenza agli ammalati e lavorare in completa sicurezza, a fianco agli ambulatori del Pronto Soccorso ci sono sei posti letto per l'osservazione breve intensiva, persone che hanno un monitor che sorveglia il cuore e che non possono agitarsi per le risse». Ferro fa sapere che il legale della Uil Sanità è pronto a sentire gli infermieri infortunati, nel qual caso volessero far scattare una richiesta di risarcimento nei confronti dell'Asl.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video