Asl 13, in aumento i tumori della pelle Via alla prevenzione
MIRANO. Quasi 150 tumori della pelle scoperti lo scorso anno nel territorio dell’Asl 13. Con l’arrivo dell’estate scatta anche nel Miranese e in Riviera la prevenzione contro il melanoma. “Tintarella sì, ma in maniera sicura” è il motto lanciato per prevenire il tumore più aggressivo della pelle: lo scorso anno nelle strutture sanitarie dell’Asl 13 si sono eseguite più di 17 mila visite per lesioni sospette, con circa 2.400 interventi effettuati e la scoperta di 149 melanomi.
«Numeri importanti», evidenzia il direttore generale Giuseppe Dal Ben, «che dimostrano l’attenzione alla prevenzione, coltivata negli anni grazie soprattutto al lavoro fatto sul territorio dai medici di famiglia e dai dermatologi». Nell’Asl 13 ad occuparsene sono diversi professionisti appartenenti al “Gruppo oncologico multidisciplinare melanoma” grazie al quale, nel 95% dei casi, oggi di melanoma si sopravvive.
Meno comune rispetto ad altri tumori della pelle, il melanoma rappresenta solo il 4% dei casi, ma è il più aggressivo. Per prevenirlo la Sezione regionale prevenzione e sanità pubblica ha approvato, nell’ambito del Piano regionale di prevenzione, un progetto specifico e sperimentale per individuare misure di riduzione delle esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute e migliorare la conoscenza dei possibili danni determinati da un’eccessiva esposizione a radiazioni Uv. Il progetto, realizzato con la collaborazione dell’Arpav, è coordinato proprio dall’Asl 13 di Mirano e Dolo.
Ecco dunque i consigli: un controllo clinico della cute almeno una volta ogni due anni ed evitare, soprattutto per i bambini, scottature o esposizioni prolungate e violente dei nevi cutanei ai raggi solari, in particolare nelle ore centrali della giornata, utilizzando creme solari ad alta protezione applicate più volte durante il giorno, resistenti all’acqua e alla traspirazione e contenenti filtri per raggi Uva e Uvb. «È buona regola anche tenere sotto controllo i nei», spiega Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo oncologico multidisciplinare melanoma, «soprattutto quelli marroncini e poco rilevati, che sono i nei melanocitari e possono sempre aumentare di dimensione e numero. Se c’è un rapido aumento delle dimensioni, l’accentuarsi o l’estendersi della pigmentazione, il sanguinamento o l’ulcerazione spontanea di un neo, c’è pericolo che il neo sia maligno. In questi casi è bene rivolgersi subito a uno specialista dermatologo».
Filippo De Gaspari
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