«Asl 13 in attivo, ma la Regione ci punisce»

MIRANO. Settembre mese decisivo per ridefinire le schede di dotazione ospedaliera da parte della quinta commissione regionale. Dopo l’opposizione di sindaci e primari dell’Asl 13, tocca al comitato Salvioli esercitare di nuovo il pressing sui commissari. Riflettori puntati soprattutto su mobilità dei pazienti e finanziamento. Per il Salvioli: «L’Asl 13 resta sottofinanziata, nonostante continui a curare anche i mestrini».
Mobilità. «Malgrado le ristrettezze di budget, si evidenzia un aumento dell’attività ospedaliera dell’Asl 13 dell’11,11%, della capacità di attrazione di pazienti da altre Asl del 6,64%, ma anche della fuga evitabile, cioè di residenti curati in altre Asl per specialità esistenti anche nella 13, che è del 7,22%», fa notare Aldo Tonolo, coordinatore del Salvioli, «bisogna però tener conto che dall’inizio del 2012 c’è stato un calo dell’attività del 3,66%, di attrazione dell’8,13% e della fuga evitabile del 7,55%, perché la politica regionale è quella di ridurre l’offerta di prestazioni per condizionare la domanda più alta. Ma ciò provoca anche spostamenti di pazienti tra Asl, con il rafforzamento di una a discapito dell’altra. L’ospedale dell’Angelo, ad esempio, non ha accresciuto di molto la sua offerta, per cui l’Asl 13 continua a farsi carico di curare anche buona parte dei mestrini».
Finanziamento. Questo nonostante la pesante disparità di fondi. «La Regione dovrebbe finanziare le Asl non a spesa storica ma in base all’attività effettivamente svolta e a costi standard, equilibrando la dotazione ospedaliera di ogni Asl», protesta Tonolo, «l’Asl 12 ha percepito dalla Regione 1.811 euro di quota procapite per i suoi 308 mila residenti e ciò malgrado abbia generato a fine anno uno sbilancio di 55 milioni. L’Asl 13 nel 2012 ha avuto il bilancio in attivo di 3 milioni, senza essere premiata, anzi: è stata l’Asl 12 a godere di un super finanziamento di 96 milioni in più».
Richieste. Maggior equità dunque, in rapporto alle prestazioni offerte. Il Salvioli propone subito la costruzione del monoblocco De Carlo 3 a Mirano per alloggiare l’intero settore materno-infantile. «Urge anche la realizzazione del centro dialisi a Mirano e la riconferma di tutti i primari. Non rinviabile infine lo sblocco dei 22 milioni stanziati nella Finanziaria 2010. Il finanziamento all’Asl 13 deve essere aumentato in modo che possa allinearsi alla media regionale di 1.621 euro in base all’attività svolta senza limitazione di dotazione».(f.d.g.)
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