Asl 12 in campo contro lo sballo

Cavallino. Monitorati 1200 persone grazie al progetto “In case of fun”

CAVALLINO. I giovani e lo sballo, un tema di grande attualità con numerosi episodi negativi avvenuti nelle ultime settimane tra eccessi di droghe e alcol che hanno causato anche vittime tra i ragazzi in Italia. Contro l’eccesso di sballo e per fare prevenzione soprattutto tra i giovani su temi come consumo di alcolici e stupefacenti, gli operatori del SerD dell’Asl 12 stanno intensificando un’attività che da Cavallino arriva sino alle porte di Jesolo.

Il progetto si chiama “In case of fun”, che tradotto letteralmente significa “in caso di divertimento”. Si tratta di un’attività che l’Asl 12 veneziana promuove in collaborazione con la cooperativa Itaca andando a incontrare i giovani nelle lunghe serate della stagione balneare. «Li incontriamo fuori dai locali», argomenta Alessandro Pani, responsabile del servizio per le dipendenze dell’Asl 12, «e questo per tenere aperto un canale di dialogo che possa prevenire il divertimento fatto di trasgressione, promuovendo invece un divertimento sano».

Lo scorso anno sono state oltre 1200 le persone monitorate sul campo, e più di 600 i giovani con cui gli operatori hanno costruito un dialogo. Sul fronte dei test, 200 sono stati eseguiti con il consenso dei ragazzi, la metà dei quali con esito positivo, sui quali i soggetti monitorati hanno poi potuto confrontarsi con gli operatori. Nel periodo estivo si moltiplicano infatti le occasioni di festa, organizzate specie per giovani. Ma ci sono però situazioni come i rave party che coinvolgono, anche sulle spiagge, centinaia di ragazzi aprendo le porte agli eccessi. «Divertimento e musica non significano automaticamente sballo e uso di stupefacenti», aggiunge il dottor Pani, «ma locali e feste oceaniche sono occasioni ghiotte per chi spaccia, da una parte, e nel contempo sono situazioni in cui le difese dei giovani possono abbassarsi. Questi appuntamenti sono il contesto ideale per coloro che assumono sostanze senza essere dipendenti, ma con l’intenzione di sballare in quella particolare occasione. Questo ricorso una tantum alle droghe può sembrare meno pericoloso della dipendenza, ma in realtà presenta risvolti gravi per due motivi: perché le sostanze sono assunte in un mix con altre o con l’alcool, e perché di questi mix è difficile controllare e prevedere l’effetto, che può essere pericolosissimo».

A Cavallino l’Asl 12 è in campo da un anno. Prima in via sperimentale, poi in modo continuativo. Gli operatori hanno cominciato con una mappatura dei luoghi del divertimento, passando all’incontro con i giovani, instaurando dialogo e confronto, fornendo informazioni relative all’abuso di alcol e di sostanze psicotrope er prevenire situazioni di pericolo.

Simone Bianchi

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