Ascom contro Jesolo Magica Faloppa: «No a un altro outlet»

Il presidente dei commercianti è perplesso di fronte al progetto di Zaha Hadid Lancia l’allarme sul problema della viabilità già critica durante i mesi estivi



Commercianti scettici su Jesolo Magica. A meno che non corrisponda al progetto iniziale e con opportuni interventi sulle strade di accesso al lido. Le ruspe in via Mameli hanno subito avviato il dibattito in una città che attende da anni l’inizio dei lavori. Adesso che un fondo inglese e anche il gruppo Unicomm si sono uniti nella realizzazione del progetto, sembra proprio sia arrivato il momento di pensare anche a una data di presentazione del progetto finito: Natale 2021. In quel periodo dovrebbe essere terminato il progetto della celebre archistar scomparsa nel 2016, Zaha Hadid. Non un semplice centro commerciale, quanto un monumento all’architettuta moderna.

Il presidente di Confcommercio, Angelo Faloppa, è perplesso. Chiede un confronto con l’amministrazione, per avere delle rassicurazioni sul futuro di quell’area, nel rispetto del progetto che era stato presentato a suo tempo. «Ricordo bene il progetto che ci era stato presentato», dice il presidente, «che prevedeva un importante centro di cultura, arte, una multisala, un grande spazio per concerti e iniziative teatrali, con alcuni spazi dedicati ad attività. Il progetto stesso potrebbe anche fungere da volano alla località come forza di attrazione e di aiuto per il tessuto economico del territorio, con la prospettiva di un allungamento della stagione». Ma ci sono anche delle criticità con riguardo al progetto di Jesolo Magica. Molti, a partire dal sindaco Valerio Zoggia, e anche imprenditori, come il proprietario di Caribe Bay, Luciano Pareschi, hanno evidenziato l’importanza di infrastrutture viarie adeguate, riferendosi ad esempio alla superstrada del mare, grande opera incompiuta. «Che il sistema viario della città sia già in sofferenza», prosegue Faloppa, «è sotto gli occhi di tutti, ovvero insufficiente per sopportare il transito delle migliaia di turisti che giungono da noi o che sono diretti nella vicina località di Cavallino-Treporti. L’avvio di Jesolo Magica, senza un importante intervento alla viabilità, creerebbe il caos, con pesanti ripercussioni per il nostro turismo». «La seconda considerazione da fare», conclude, «è che siamo molto preoccupati perché sembra ci si trovi di fronte ad un nuovo centro commerciale. Jesolo non ne sente assolutamente il bisogno e il tessuto commerciale subirebbe un altro, pesante, contraccolpo, dopo quanto già subito con l’apertura dell’outlet di Noventa di Piave. Non entriamo in merito sulla progettualità e fattibilità dell’opera, ma il fatto che ancora non sia stato realizzato nulla, pone dei legittimi dubbi sulla sostenibilità economica del progetto stesso. Purtroppo nel territorio abbiamo avuto anche altri esempi, vedi X-Site a Jesolo e Agrivillage a Musile. Non vorremmo che, nel futuro prossimo, venisse chiesto un cambio di destinazione d’uso, per lasciare spazio a nuovi residence, villette e torri. Ci sono già troppi metri cubi in città e altri che devono ancora essere cantierizzati. Jesolo non sente proprio il bisogno di averne di nuovi». —



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