Ascensore vietato a quattro anziane l’appartamento diventa prigione

VENEZIA. Hanno l’ascensore sul pianerottolo, ma non possono usarlo perché il Comune all’epoca non aveva i soldi per dare il contributo necessario. Parliamo di quattro anziane, imprigionate tra le mura di quella che dovrebbe essere un’accogliente dimora per anziani, situata in un palazzo vicino alla stazione dei treni.
Le signore non fanno una passeggiata da mesi, una da oltre un anno. E dire che alla loro età un giretto alla sera in Strada Nuova basterebbe a renderle felici. In aggiunta, non hanno neppure il condizionatore e il bisogno di aria in questo periodo è ancora più forte. Il problema è che le signore abitano al terzo piano di un palazzo di quattro, ma solo loro non hanno la chiave per usufruire dell’ascensore. A volte qualche inquilino la presta, ma non avendo il Comune contribuito, gli altri condomini si sono accollati le spese per realizzare l’ascensore e ora se la tengono stretta. Ora a rimetterci sono gli anziani che ci abitano e i loro parenti che hanno tutti una certa età. Attualmente, le vecchiette che si trovano lì hanno due 90 anni e sono in parte invalide, mentre le oltre due sono over 80. Una di loro l’anno scorso è caduta e ora ha il bastone e l’altra, con problemi di sovrappeso, non ce la fa a scendere tre piani. Anche i parenti più stretti, non più giovanissimi, faticano a farsi ogni volta quasi 50 scalini per accudirle, portare loro da mangiare e tentare di portarle fuori, facendo ogni volta una fatica immensa. Così hanno pagato una persona che va a far loro da mangiare tre volte alla settimana, ma non trovano giusto che le quattro donne siano isolate. «Si tratta di una somma di circa 15 mila euro» racconta un parente, nella speranza che il Comune possa intervenire «non ci sembra una somma impossibile ed è per il beneficio di persone anziane».
L’appartamento in cui abitano era stato lasciato in eredità a Ca’ Farsetti a una condizione: il Comune lo doveva adibire a una grande casa per veneziani anziani. Oggi l’appartamento è suddiviso in quattro stanze e ha in comune cucina e salotto. Una sorta di cohousing all’avanguardia, ma senza l’ascensore diventa una prigione. All’epoca l’ascensore non era nei progetti. Poi, a qualcuno venne l’idea. Prima Insula acconsente, pensando di attingere a fondi della Legge Speciale riservata a queste problematiche. Poi i soldi non arrivano e alla fine il Comune è costretto a fare retromarcia, con una grande delusione di tutti.
I lavori procedono, i costi se li accollano gli altri condomini, ma la chiave per l’ascensore non spetta alle anziane. «A noi sembra vergognoso» prosegue il parente di una di loro «sono veneziane e anziane, il loro unico momento di svago sarebbe uscire un po’. È davvero un costo impossibile per Ca’ Farsetti?».
Vera Mantengoli
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