Artisti o imbrattatori? La polizia denuncia due writers acrobati

Visti in azione dai gondolieri di San Moisè che hanno avvertito il 113. Agenti costretti a improvvisarsi "batman"

VENEZIA. Molti di loro sono convinti di essere, nel profondo, dei veri artisti. Forse un po’ troppo nel profondo, dato che per tutti gli altri restano solamente degli imbrattatori. Ieri pomeriggio la squadra volante della questura di Venezia, nell’ambito del servizio di controllo del territorio, è riuscita a bloccare due giovani writers intenti ad effettuare dei murales sui tetti del palazzo Prada.
Intervenuti immediatamente, a seguito della segnalazione dei gondolieri della stazione di San Moise, sul posto gli operanti notavano due murales sui tetti eseguiti con vernice arancione, uno di fronte all’altro, e raffiguranti un pipistrello. I due graffiti risultavano peraltro firmati dagli autori e ciò è emerso a seguito di successivi accertamenti della polizia. Infatti, uno dei disegni aveva la scritta “Ogien”, soprannome di uno dei ragazzi mentre l’altro aveva come sigla “Ogien e Nowak”, con l’aggiunta del soprannome anche del secondo.
I poliziotti eseguendo un controllo della zona interessata, constatavano che i tetti risultavano collegati l’uno all’altro con la possibilità per gli autori di avere diverse via di fuga. L’accertamento dei luoghi è avvenuto in maniera attenta e in una situazione abbastanza critica: se infatti da una parte gli operatori individuavano quale possibile accesso ai tetti un’impalcatura edile sita in calle Contarina, dall’altra prudentemente si procedeva a fare degli accertamenti sui tetti spioventi adiacenti all’hotel Firenze da dove si vedeva bene il secondo murales. I due giovani polacchi venivano descritti, dai gondolieri, vestiti di scuro e nell’atto di disegnare: uno aveva uno zaino in spalla e l’altro riprendeva tutto con una telecamera. La situazione risultava particolarmente pericolosa sia per i due cittadini polacchi che per i passanti della calle XXII marzo, data l’altezza considerevole del tetto spiovente su cui operavano. Senza indugio i poliziotti si coordinavano tra l’attività di perlustrazione dei luoghi, il coinvolgimento dei residenti nel raccoglimento di ogni utile informazione, e l’attività di recepimento di indicazioni relative ai ragazzi dai gondolieri, individuando cosi facendo i due rei, che erano stati notati intenti a sistemare alcune bombolette di vernice all’interno di uno zaino nella vicina piazza San Marco.
Bloccati dalla polizia si procedeva alla identificazione dei due polacchi per M.K.J. del 25.04.1990 e N.P.P. del 25.11.1990. Gli operatori procedevano al controllo dello zaino portato a spalla da uno dei due e constatavano che all’interno vi erano custodite quattro bombolette di vernice spray, i cui colori corrispondevano a quelli utilizzati per effettuare i murales. Gli stessi ragazzi interpellati in merito si assumevano la paternità del gesto, riferendo di essere saliti sul tetto tramite un impalcatura. Si rinveniva, inoltre, una video camera contenente le registrazioni, da diverse prospettive, dell’intera attività di “graffitaggio”.
I due giovani venivano denunciati in stato di libertà per il reato di imbrattamento aggravato in concorso.

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