Artigiani, premi alle aziende virtuose

Evitare incidenti conviene a tutti: le quattromila imprese del Veneziano avranno uno sconto del 28% dall’Inail

Le aziende artigiane che saranno virtuose sotto il profilo della sicurezza sul lavoro, avranno un risparmio sul premio Inail annuale. È questo uno dei benefit destinati agli ambienti lavorativi provinciali grazie al progetto promosso dal Cobis. In campo lo Spisal, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Confartigianato, Cna, Casartigiani e appunto il Comitato regionale paritetico bilaterale per la sicurezza. Lo scopo principale è incrementare i livelli di sicurezza sul posto di lavoro nel settore artigianale, partendo dal presupposto che la sicurezza non è mai troppa e che, alla fine, evitare incidenti conviene a tutti. «Il nostro obiettivo è sensibilizzare le aziende», sottolinea il professor Giovanni Finotto, curatore del progetto e docente all’Università di Ca’ Foscari e al Master su scienza e tecnica della prevenzione e sicurezza. «Si vuole creare un percorso virtuoso per innalzare i canoni attuali oltre gli obblighi di legge: una partecipazione volontaria e gratuita al nostro progetto, che prevede incontri aperti a un massimo di 25-30 persone per volta e della durata di due ore. Si farà formazione e informazione, e i benefit non mancheranno».

I responsabili della sicurezza nelle aziende artigiane, che nella maggior parte dei casi sono gli stessi proprietari, avranno due crediti, ma soprattutto le aziende potranno arrivare a un risparmio fino al 28 per cento del premio Inail annuale, il che significa migliaia di euro. «Fare prevenzione così», aggiunge Finotto, «significa ridurre gli infortuni, risparmiare, non rischiare risarcimenti o perdita di ore di lavoro, ma soprattutto tutelare la salute degli addetti».

Nel giro di 18 mesi il Cobis pensa di riuscire a coprire tutte le aziende di settore. Il coordinatore della parte sindacale, Severino Ros, sottolinea che «è basilare la partecipazione del mondo dell’artigianato. Un po’ alla volta abbiamo smussato gli angoli al progetto, ma sono anni che siamo impegnati su questo fronte». In rappresentanza del mondo artigianale, Giorgio Chinellato afferma che «già si è fatto molto per la sicurezza ma non basta. Nel Veneziano abbiamo 4.000 aziende e 8.000 lavoratori e il nostro compito di informare non può fermarsi».

A Mestre il 9 dicembre è in programma il primo incontro dopo quello “pilota” del 9 novembre a Venezia. «Invito le aziende sanitarie a investire risorse e personale nella sicurezza sul posto di lavoro», conclude Salvatore Lihard, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale. «La verifica quotidiana sul campo è importante e questo progetto darà ai datori di lavoro la possibilità di continuare a investire sulla sicurezza propria e dei dipendenti. I problemi ci sono e si può fare molto per migliorare».

Simone Bianchi

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