Artigiani alla resa dei conti Monica Carrer è in bilico
San Donà. Tensione alla vigilia dell’atteso consiglio direttivo dell’associazione Si vota infatti la fiducia al nuovo segretario ma sarebbe già pronto il sostituto
COLUCCI FGAVAGNIN SAN DONA DI PIAVE SEDE UFFICI CONFARTIGIANATO COLUCCI FGAVAGNIN SAN DONA DI PIAVE SEDE UFFICI CONFARTIGIANATO
SAN DONÀ. Consiglio direttivo al cardiopalma, la “notte dei lunghi coltelli” per la Confartigianato inizia venerdì alle 20 in punto nella sede dell’associazione.
Tra i punti in discussione all’ordine del giorno c’è infatti la fiducia al segretario dell’associazione artigiani, Monica Carrer. Una figura che sembrava impossibile mettere in discussione fino a poco tempo fa. La sua sedia, invece, sta traballando e ci sarebbe già pronto un sostituto. Si fa il nome di Ennio Galletti, ma non si escludono altre sorprese.
Le acque sono di nuovo agitate alla Confartigianato di San Donà dopo un passato, anche recente, di denunce e scontri aperti tra presidenti e segretari. Il nuovo presidente della Cga, Nazzareno Ortoncelli sembrava avesse inaugurato un nuovo corso, superate tensioni e problemi interni che avevano già portato a denunce e defenestrazioni, quindi cambi e ribaltoni ai vertici. L’uscita di scena dello storico presidente Antonio Sartorello e del segretario plenipotenziario Roberto Barbieri, con una sofferta successione, aveva aperto la strada al caterpillar Ildebrando Lava, tetragono alla presidenza fino a quando è stato a sua volta messo in minoranza, pur essendo stati presentati dei ricorsi che sono ancora in piedi e potrebbero essere giunti al traguardi finale a breve. Lava è stato sostituito a sua volta tra le polemiche da Nazzareno Ortoncelli che sembrava aver voltato pagina per inaugurare una nuova stagione dell’associazione, affiancato dalla segretaria Monica Carrer. Ortoncelli, per la verità, si è chiuso nel suo ufficio e non ha mai amato la comunicazione esterna e i rapporti con l’informazione, delegati a terzi. Monica Carrer è una figura di funzionaria esperta che conosce bene la macchina organizzativa, ben voluta da tutti, ma che forse sta pagando per l’incarico svolta con correttezza anche al fianco di Lava con il quale aveva un ottimo rapporto. Progressivamente è stata la giunta della Confartigianato a prendere il sopravvento nelle decisioni di cui era sovrano il consiglio direttivo.
Nonostante la distensione progressiva, alla Confartigianato da qualche tempo sono iniziate dure reazioni, utilizzo di lettere e minacce da parte dei legali anche contro chi ha osato solo muovere qualche critica o descrivere una certa agitazione in altre sedi e in cittadine limitrofe. Venerdì sera la decisione finale sul punto 8 all’ordine del giorno: la fiducia al segretario che potrebbe anche venire meno aprendo così nuovi scenari in via Perugia 2.
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