Arte nei luoghi del degrado in città con “MeStreetlife”

Realizzato un murales in 10 giorni dal Comitato Second Life e dai cittadini sui pannelli davanti all’ex ospedale Umberto I
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, via Ospedale/ Street Art sulla recinzione dell'area dell'ex Umberto I
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, via Ospedale/ Street Art sulla recinzione dell'area dell'ex Umberto I

MESTRE. Così come annunciato, in meno di dieci giorni il Comitato Mestre Second Life ha realizzato quanto promesso: abbellire e ripulire alcune aree attorno all'ex Umberto I lasciate nel degrado da troppo tempo, mediante un progetto di “Sreet Art” totalmente autofinanziato da residenti e commercianti. Grazie alla passione e all'impegno di alcuni volontari del Comitato che abitano e hanno attività economiche nell'area, le opere di dipintura del fronte ingresso Padiglione Cecchini su via Antonio da Mestre e fine via Ospedale, e l'opera di murales artistico sui pannelli perimetrali dell' ingresso ex Ospedale Umberto I (fronte via Circonvallazione) sono stati completati e realizzati come da rendering illustrato qualche giorno fa.

Da questa esperienza di utilizzare il linguaggio artistico per finalità di decoro degli spazi urbani, alla stregua di quanto già avviene in numerose città europee, è nato il marchio MeStreetLife, firma degli interventi stradali e murali realizzati. Chi passa di là adesso, può ammirare un pannello di sei metri per due, frutto della creatività dell'architetto Federica Del Piccolo, che riprende il tema delle colazioni al parco dipinte da Manet. I murales sono costati circa 400 euro, denaro speso da commercianti e abitanti. Chi ha messo i colori, chi le vernici, chi la manodopera, chi il denaro o il tempo. «Quanto fatto», spiega Maria Paola Orlandini di Second Life, «ha evidentemente degli effetti: un negoziante dipingeva un'insegna, un altro puliva, volevamo alzare il livello di attenzione degli abitanti, fare in modo che si sentissero chiamati in causa, che si facessero valere e sentire». Un metodo per coinvolgere attività commerciali e residenti.

Ieri sera, inoltre, è partita una richiesta da parte del Comitato all'assessore Renato Boraso, perché intervenga subito per far mettere in sicurezza i pannelli di via Ospedale posizionati sul perimetro di divisione tra l’ex 'Umberto I e la strada: «Si stanno staccando, è urgente intervenire, con l'umido si sono gonfiati e in questo modo non appena il clima cambia si allentano le giunture, con il pericolo che qualcuno si faccia veramente male. Ripeto, devono cambiarli tutti». Il comitato segnala anche la sporcizia delle siepi, ricettacolo di ogni immondizia. Il prossimo obiettivo, è lo stabile che si trova esattamente in continuità con la pizzeria “Sottovoce”.

Second Life farà partire una denuncia per il distacco di cementi pesanti. «Gli stabili in situazione di precarietà come questo, devono essere messi in sicurezza».

 

 

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