Arsenale, in Darsena arrivano gli yacht
VENEZIA. Yacht di superlusso all’Arsenale. E una Fiera Nautica internazionale, in Darsena Grande, a partire dal 2019. Prendono forma i progetti del Comune sul futuro dell’Arsenale, dal 2013 di proprietà di Ca’ Farsetti. Mentre si studiano proposte e percorsi per l’area monumentale, l’amministrazione comunale lancia la prima grande manifestazione sulle acque della Darsena Grande.
Nel week end di fine giugno (22-24) saranno ospitati in Arsenale una ventina di grandi yachts. L’occasione, il 50esimo compleanno della Ferretti yacht, azienda leader del settore a livello internazionale. 250 gli invitati, con feste e visite guidate in città. E la presentazione dell’ultimo gioiello della «Ferrari del mare», il Ferretti Yachts 670. «Un importante test per l’Arsenale», dice il sindaco Luigi Brugnaro, che ha organizzato l’evento personalmente, «come location per questa tipologia di eventi e per il lancio di una grande fiera nautica per il 2019».
Un uso compatibile, secondo il Comune, per la parte acquea vicina alle Tese dell’Arsenale Nord diventate di proprietà del Comune. Maxiyacht in mostra, all’ormeggio, armatori e personaggi che faranno dell’Arsenale una vetrina. E dall’anno prossimo, l’Arsenale potrà ospitare una Fiera Nautica sul tipo di quelle che si svolgono a Genova. In una sede, ovviamente, prestigiosa e unica al mondo.
Basta per avviare il recupero del complesso monumentale? Accanto alla Biennale che gestisce le parti storiche e ne restaura altre, alla Marina militare che dispone della parte Sud per fini istituzionali, resta aperto il progetto di recupero alla città dello storico complesso. Progetti elaborati dalle associazioni per il recupero anche produttivo. Il nuovo «Museo del Mare» che dovrebbe trasformare l’attuale Museo navale in una eccellenza espositiva, attrattiva anche per i turisti amanti del mare.
Resta aperto anche il dilemma sul che fare della parte Nord, la Novissima e dei bacini di carenaggio. Nei tempi del monopolio assoluto, Consorzio Venezia Nuova e Magistrato alle Acque avevano individuato i Bacini e l’Arsenale Nord come base per la manutenzione delle paratoie del Mose. Lavori per qualche milione di euro già fatti, altri in programma per restaurare i piazzale e costruire un nuovo edificio. Ma le associazioni si oppongono. Forum Arsenale ha inviato una segnalazione al presidente dell’Anticorruzione Cantone, e chiesto un incontro urgente al Provveditore alle Opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque) Roberto Linetti. Che ha dato la sua disponibilità a discutere e a incontrare i comitati.
«Una importante inversione di tendenza», commenta Marco Zanetti di Venezia Cambia, «c’è una disponibilità». Le associazioni chiedono di trovare, come richiesto da anni, una locazione alternativa per l’impianto di manutenzione delle paratoie del Mose, in modo da non compromettere per sempre l’uso dei bacini storici dell’Arsenale, che dovrebbero mantenere la loro destinazione a cantieristica.
I comitati chiedono « se l’attuale progetto «ia conforme al Piano particolareggiato dell’Arsenale Nord, se abbia ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale e sia il risultato di una valutazione delle alternative possibili».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia