Arrivo di profughi, raccolte 600 firme

Una cinquantina di persone ha fatto l’alba davanti al presidio del comitato. I richiedenti asilo dovrebbero essere venti
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - IL PRESIDIO DELLA GENTE DAVANTI ALLE PALAZZINE IN VIA S. GIACOMO 83
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - IL PRESIDIO DELLA GENTE DAVANTI ALLE PALAZZINE IN VIA S. GIACOMO 83
PORTOGRUARO. La rivolta contro l’arrivo dei migranti, ormai imminente, continua e tutta Portogruaro si mobilita. Raccolte in pochissime ore più di 600 firme, mentre almeno una cinquantina di persone ieri hanno fatto l’alba al presidio organizzato dal comitato di salute pubblica di Portogruaro guidato da Caterina Pinelli. Ma non è tutto, perché l’arrivo dei richiedenti asilo fa scoppiare anche un caso politico. Infatti pare che parte della Lega Nord, partito di maggioranza, sarebbe irritato nei confronti del sindaco Maria Teresa Senatore per come il primo cittadino starebbe gestendo la “crisi”. E per lunedì potrebbe essere convocata una riunione, addirittura un vertice di maggioranza per discutere il da farsi. Incredibile ma vero, la maggioranza sarebbe sull’orlo non tanto di una crisi, quanto di una discussione forte, una specie di resa dei conti. Ieri, intanto, primi lavori all’interno delle palazzine che dovrebbe ospitare i primi migranti.


Boom di firme.
Tra la serata di venerdì e il presidio organizzato nella notte tra giovedì e ieri, sono state raccolte 602 firme, un numero molto elevato poiché il tutto è avvenuto in pochissime ore; un successo strepitoso, nato quasi dal nulla.


Attesi dimostranti da tutto il Veneto.
Caterina Pinelli è molto soddisfatta. È lei la grande protagonista della rivolta di Portogruaro. E tiene a precisare che il prefetto Boffo non ha detto, dal suo punto di vista, la verità ai portogruaresi e al sindaco, che lei non difende. «Il rappresentante del Governo avrebbe riferito che le palazzine di via San Giacomo non costituiscono un hub, ma di fatto lo sono già e lo saranno anche in futuro». Per oggi è previsto l’arrivo di numerosi sostenitori del comitato di salute pubblica, persone che verosimilmente appartengono alla frammentata galassia della destra italiana, da Casa Pound a Forza Nuova a Fratelli d’Italia. Per Pinelli giungeranno a dare man forte da Vicenza, Verona e Treviso. Le forze dell’ordine a Portogruaro sono già mobilitate, ma l’aggravio di lavoro rischia di diventare pesantissimo. Carabinieri e polizia in questo periodo devono presidiare le spiagge, visto che Bibione e Caorle superano quota 100 mila abitanti.


Lavori alle palazzine.
Ieri sino stati notati nel pomeriggio alcuni furgoni all’interno dell’area di via San Giacomo 83. Secondo le informazioni raccolte gli appartamenti immediatamente disponibili sono appena 5. All’interno si stanno eseguendo a tempo di record lavori per l’allacciamento di acqua e gas. I migranti, dunque, al termine di questi accorgimenti possono arrivare da un momento all’altro.


Perizia sugli appartamenti.
Ieri si è svolto un sopralluogo per l’agibilità delle palazzine. Hanno preso parte il perito Claudio Odorico (proprio lui, il sindaco di Concordia) e il geometra Antonio Gruarin. Hanno preso parte anche i tecnici dell’Asl 4 per verificare la salubrità degli ambienti. Secondo le forze dell’ordine che operano sul territorio per rendere agibili il resto degli appartamenti “occorrono lavori per settimane”. Forse Portogruaro se la cava con “appena” 20 migranti a San Giacomo Ca’ Longa. Che si aggiungeranno ai 61 già presenti da tempo.


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