Arrivano i primi turisti ma l’ex Apt resta chiusa

Caorle. Anticipo di stagione con ospiti stranieri grazie al sole e alla Pasqua ma nessuna informazione: uffici sprangati. Il sindaco: problemi di personale
CAORLE - DINO TOMMASELLA - DE POLO - SEDE AZIENDA TURISMO CHIUSA
CAORLE - DINO TOMMASELLA - DE POLO - SEDE AZIENDA TURISMO CHIUSA

CAORLE.

Con la primavera e le festività arrivano anche i primi turisti, ma gli uffici informazioni sono ancora chiusi: è polemica. Domani sarà il giorno di Pasqua, il centro di Caorle come pure la vicina località balneare di Bibione, grazie anche al bel tempo, già da alcuni giorni si è riempito di turisti soprattutto stranieri che affollano bar, ristoranti e alcuni degli hotel già aperti rispetto all’inizio ufficiale della stagione, mancano solo le informazioni e qualcuno, proprio ieri, ha dovuto fare i conti con una porta ancora chiusa, quella appunto degli uffici informazioni turistiche che, dopo il fallimento delle Apt provinciali, aspettano di riaprire con il nome di Dmo.

Un passo avanti per città come Caorle e Bibione, che finalmente potranno gestire autonomamente, senza vincoli legati alle decisioni prese dell’alto, cioè dalla Provincia, la propria offerta turistica e tra questa anche il gettito derivante dalla tassa di soggiorno.

Vero è che, dal canto sua, la Regione non ha ancora fatto scattare l’ultimatum definitivo per l’apertura di questi nuovi uffici, fissato per il 30 aprile, ma nelle due località che di turismo vivono tutto l’anno, il fatto che il servizio non sia ancora attivo, vista proprio la massiva presenza di turisti, non è andato giù a molti.

Lo stesso sindaco di Caorle, Luciano Striuli, in occasione della Fiera dell’Alto Adriatico tenutasi dal primo al 4 marzo, aveva parlato della possibilità di un’apertura preventiva rispetto al termine fissato dalla Regione, orientandosi all’incirca verso la fine di marzo, ma ad oggi la promessa non è stata mantenuta. Perché? Quali sono i motivi di questo ritardo?

Dal canto loro anche i membri del consiglio di amministrazione della Dmo (la fondazione “Caorle città dello sport”, il Consorzio di promozione turistica, la Confcommercio, il Consorzio Arenili, l’Associazione degli albergatori e la Fiaip) attendo lumi dal Comune e, infatti, sembra che la tanto attesa assemblea decisiva tra i soci non si sia ancora mai tenuta. «Il servizio è ancora in capo all'ente di riferimento (Regione) il quale solo può dare direttive di gestione», è la spiegazione data dal sindaco Striuli, «se gli uffici informazione saranno chiusi a Pasqua, il perché lo si deve chiedere al soggetto titolato. La struttura è già pronta. Ho convocato nuovamente l'Ogd (Dmo) per il prossimo 7 aprile per definire la questione del personale. Se chiudiamo sul personale siamo in grado di anche prima della scadenza dataci dalla Regione».

Gemma Canzoneri

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