Arrivano gli arcieri, salta il “sì”
SANTA MARIA DI SALA. Frecce sugli sposi, coppia costretta ad annullare le nozze in villa dopo aver scoperto che nel giardino si terranno in contemporanea i campionati di tiro con l’arco. Va bene che questo sport dal sapore medievale trabocca di fascino in ogni tempo, ma essere trafitti dal dardo di Cupido, devono aver pensato i due innamorati, basta e avanza. La vicenda degna delle più strampalate commedie americane è capitata a Santa Maria di Sala, con tanto di sposa in lacrime, sudori freddi in municipio e scambi di accuse tra associazione degli arcieri e Comune. Ma soprattutto il rischio di veder saltare l’evento dell’anno che, non ce ne vogliano gli sposini, non è il matrimonio bensì il campionato italiano di tiro con l’arco, in programma tra il 13 e il 15 settembre nella splendida cornice di Villa Farsetti.
A sceglierla è stata la Fitarco, Federazione italiana di tiro con l’arco, che da Roma ha chiesto disponibilità all’Associazione arcieri di Stigliano, promettendo tanto di diretta tv domenicale su Rai Sport. A imprenditori e albergatori di mezzo Miranese brillano già gli occhi. Il sì di Comune e arcieri era scontato: l’associazione presieduta da Giorgio Minto ha già speso qualcosa come 30 mila euro in contratti, mettendo in moto la macchina organizzativa, poi l’inghippo: domenica in villa c’è un matrimonio. Nella prestigiosa sala ovale dovevano convolare a nozze due sposini, mestrina lei, padovano lui, che gli spazi li avevano prenotati molto tempo prima.
«L’ho saputo quasi per caso e ho fatto un balzo sulla sedia», racconta Minto, «i protocolli di sicurezza della Fitarco sono rigidissimi, la sala ovale è giusto dietro i bersagli, mi chiedo come sia potuto sfuggire tutto questo al Comune. Ho preso contatti di persona con gli sposi, che avevano già stampato inviti e organizzato la cerimonia, ho provato perfino a chiedere alla Fitarco la possibilità di sospendere le gare per 40 minuti. Niente da fare». Il caso diventa affar di Stato: coinvolge perfino il Comune di Padova, residenza dello sposo, che chiede spiegazioni a quello salese in vista delle pubblicazioni di matrimonio, mentre da Roma giunge la minaccia di far saltare tutto, con la Federazione che mostra un certo fastidio per l’equivoco, soprattutto dopo la proposta dei salesi di spostare le gare su un campo secondario rinunciando alla facciata della villa sullo sfondo della competizione in diretta tv.
Alla fine sono gli stessi sposini a girare i tacchi e togliere il disturbo: la coppia disdice la prenotazione della sala rimediando una villa altrove, non si sa se ora chiederà i danni per gli inviti già stampati e i parenti da ricontattare. Seccata la replica del vicesindaco Alessandro Arpi: «Sono scesi i tecnici da Roma a decretare la linea di tiro, garantendo che nessuna freccia avrebbe potuto colpire la facciata della villa. Abbiamo confermato il nulla osta agli sposi e se loro hanno rinunciato la responsabilità è di chi ha creato tutto questo pasticcio».
Filippo De Gaspari
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