Arriva Renzi, tra speranze e proteste

VENEZIA. Il premier Renzi torna oggi in laguna, cinque mesi il suo comizio elettorale per sostenere il candidato Casson e inaugurare il padiglione Expo Aquae.
L’aereo del premier arriverà a Tessera alle 16.15 di oggi pomeriggio. Poi via in motoscafo alla volta di San Giobbe, dove Renzi incontrerà i vertici dell’Università Ca’ Foscari, per l'inaugurazione del nuovo campus. Sarà l’unico appuntamento ufficiale, con un discorso nell’Aula Magna del complesso universitario. Ad accogliere il premier ci saranno il sindaco Luigi Brugnaro, che conta di avere con lui un colloquio privato per illustrargli le emergenze della città (qui le sue richieste) e il rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi.
Qui sono attese anche proteste e striscioni dai No Grandi Navi e dai genitori dei bambini dell’asilo nido Barchetta blu. Intorno alle 19 il corteo presidenziale si sposterà all’hotel Danieli, quartier generale della Presidenza del Consiglio, poi Renzi parteciperà alla cena di gala nella Sala del Maggior Consiglio a palazzo Ducale. Ospiti del governo italiano saranno una quarantina di delegati dell’Onu provenienti da Milano. Nel 60esimo anniversario dell’adesione italiana alle Nazioni Unite, Venezia ospita dunque la numerosa delegazione di diplomatici, quasi tutti provenienti dalle piccole isole del mondo. Territori a rischio per i cambiamenti climatici, i cui primi effetti si vedono con le catastrofi naturali frequenti anche in Italia. Alluvioni e frane, il territorio che va in pezzi. E le difese che tardano ad arrivare.
Sabato mattina, quando il presidente del Consiglio sarà già ripartito alla volta di Udine, la delegazione dei ministri e dei delegati visiterà i cantieri del Mose. Grande opera controversa, finita sotto inchiesta – il processo contro chi non ha patteggiato comincia il 22 ottobre – che secondo il ministero costituisce il «vanto della tecnologìa italiana». Potrebbe essere esportata all’estero.
Alla cena di stasera, che avrà inizio alle 21, parteciperà anche il commissario straordinario del Consorzio Venezia Nuova Luigi Magistro. Ma l’attesa della visita di Renzi è forte soprattutto in municipio. «Vedrete che qualcosa dirà per Venezia», assicurano i dirigenti del Pd di cui il premier è pur sempre segretario nazionale. Serve un colpo di ingegno per «salvare Venezia» senza andar contro gli interessi delle altre grandi città. Venezia soffocata da un Patto di Stabilità che ha ancora i parametri di cinque anni fa, quando gli incassi del Casinò e le entrate della Legge Speciale pesavano per centinaia di milioni. Oggi sono vicine allo zero. Penalità che pesano sui bilanci futuri, che impediscono di spendere e contrarre mutui. E milioni di euro che la città avanza dallo Stato e dalla Regione che non arrivano mai. Il dossier che Brugnaro vuole consegnare nelle mani del premier, dopo averne parlato la settimana scorsa a Roma con il suo sottosegretario Claudio De Vincenti, contiene richieste e proposte per una nuova fiscalità.
Risposte attese anche sul tema delle grandi navi. Dibattito in corso e polemiche che non si placano. Il sindaco vuole «cambiare rotta» e scavare le Tresse per conservare i posti di lavoro. Ma Venezia è sotto gli occhi del mondo. Forse Renzi oggi parlerà anche di questo.
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