Arriva Emanuela Carpani architetto esperta in restauri

In genere sono i romani a sbarcare in laguna. Stavolta è stata la veneziana Renata Codello – nata a Pieve di Soligo, residente a Venezia da trent’anni – a «conquistare» la Soprintendenza romana. «È...

In genere sono i romani a sbarcare in laguna. Stavolta è stata la veneziana Renata Codello – nata a Pieve di Soligo, residente a Venezia da trent’anni – a «conquistare» la Soprintendenza romana. «È vero, è la prima volta», commenta soddisfatta, «forse anche questo è un segno dei tempi». Nella corsa all’incarico romano Codello è stata scelta tra una cinquantina di pretendenti. Una rotazione prevista dalla legge: un dirigente apicale non potrebbe rimanere nello stesso posto per più di cinque anni. E Codello era in laguna da nove. Al suo posto arriverà adesso, nominata dal ministero, l’attuale Soprintendente ai Beni architettonici e Paesaggio di Siena e Grosseto Emanuela Carpani (in foto). Architetto, milanese, specialista in restauri e autrice di numerosi saggi sul restauro contemporaneo, Carpani si è occupata a fondo del duomo di Siena e di recente ha avuto a che fare con la vicenda del naufragio della Costa Concordia. Tra gli altri movimenti decisi dal ministero dei Beni culturali anche il trasferimento dell’ex soprintendente per il Polo museale Giovanna Damiani, che ha assunto un nuovo incarico in Sardegna.

Ma il cambio più importante per Venezia riguarda proprio l’avvicendamento negli uffici di palazzo Ducale tra la Codello e la Carpani.

Codello era arrivata nel 2006 a reggere «pro tempore» la Soprintendenza dove lavorava da anni come architetto di zona. Del 2009, con il ministro Rutelli e il governo Prodi (sindaco Cacciari) la sua nomina di ruolo. Succedeva a Giorgio Rossini, soprintendente genovese, che a sua volta aveva preso il posto di Roberto Cecchi, soprintendente toscano che era poi stato promosso direttore generale del ministero e aveva firmato il via libera al progetto Mose.(a.v.)

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